I lavori, introdotti dalla giornalista Michela Vuga e dal presidente nazionale Roberto Callioni, sono stati aperti dal sociologo Francesco Alberoni che si è soffermato sul “Valore della prestazione odontoiatrica nella vita di oggi”. Il professor Francesco Longo, direttore Cergas dell’università Bocconi di Milano, ha parlato del “Settore odontoiatrico in Italia: punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce per il suo sviluppo”. Longo, in particolare, ha ricordato che la spesa media per abitante è di circa 200 euro l’anno, ma solo il 37 per cento degli italiani nel 2001 è stato dal dentista. Ancora: in Italia c’è un dentista ogni 1138 abitanti; nel 2002 il ministero dell’Economia classificò come “piccoli” 34.238 ambulatori dentistici (il 57,7 per cento del totale) e solo 1.120 come “grandi”. Ma quali prospettive riserva il futuro all’odontoiatria? Secondo le previsioni del professor Longo, nel 2018 il 30-50 per cento del mercato sarà occupato da grandi studi associati e il 40-60 per cento della spesa sarà coperta da fondi integrativi e/o assicurazioni. All’ANDI, quindi, Longo suggerisce tre strategie: difendere la prevalenza dello studio mono professionale, promuovere e governare le forme di associazionismo medico, lasciare ad imprenditori esterni il compito di organizzare l’offerta e il meccanismo associativo.
E’ stata poi la volta dei professori Paolo Moderato, Vincenzo Russo ed Alessandra Mazzei, dell’Università Iulm di Milano, che hanno argomentato rispettivamente sulla “Relazione medico-paziente nella prestazione odontoiatrica”, sul “Ruolo della percezione del valore della prestazione odontoiatrica da parte del paziente” e sulle “Leve di comunicazione e marketing per i beni ad alto contenuto di fiducia: il caso dell’odontoiatria”. “La prestazione odontoiatrica – ha affermato la Mazzei – può essere considerata un servizio ad alto contenuto di fiducia poiché è molto difficile valutarne la qualità ex-ante o durante la cura. Fiducia e reputazione sono le risorse chiave per il successo dell’attività professionale”.
E’ spettato infine al professor Massimo Bellotto, ordinario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dell’università di Verona, discutere sul “Patto generazionale: valori, significato e metodologia per il passaggio alle nuove generazioni”, e al professor Aldo Piperno, docente di Sociologia all’università “Federico II” di Napoli, affrontare il delicato tema dei “Centri di costo: strumento per la corretta costruzione delle tariffe odontoiatriche”. Lo studio di Piperno è il primo in Europa che ambisce a calcolare per tutte le prestazioni di un nomenclatore i rispettivi costi totali. “La determinazione dei costi delle prestazioni odontoiatriche – ha spiegato l’esperto – rappresenta un utile strumento sotto molteplici profili. Può informare, in primo luogo, sull’incidenza delle componenti di costo, singole o aggregate per voci omogenee, sul costo totale delle prestazioni. In secondo luogo può essere la base per definire tariffe secondo cui articolare l’offerta di prestazioni odontoiatriche ad utenti singoli o associati, pubblici o privati. Può infine essere utilizzato per valutare il rapporto che in specifici mercati professionali intercorre fra i costi e i prezzi delle prestazioni. In sostanza – secondo Piperno – è uno strumento conoscitivo essenziale e analitico che può contribuire all’analisi della produttività e ad una politica economica della professione e dei professionisti. Il lavoro svolto ha prodotto un importante risultato: la definizione dei costi di ogni singola prestazione del nomenclatore”.
Il convegno di Cernobbio è stato anche l’occasione per presentare il nuovo testimonial di ANDI per l’Oral Cancer Day: Max Laudadio, noto al pubblico televisivo per i suoi servizi a Striscia la Notizia. ANDI è da sempre il punto di riferimento dell’odontoiatria per le istituzioni, i media, l’opinione pubblica. La sua storia, il numero di iscritti, la rappresentatività, la concretezza delle sue scelte sono la conferma. Non solo impegno per difendere la categoria ma un’opera di sostegno e promozione del quotidiano lavoro dei dentisti ANDI nel dare risposte efficaci all’esigenza di benessere di quanti, ogni giorno, si rivolgono nei loro studi. “Crediamo – ha spiegato il presidente nazionale Roberto Callioni – che proprio Max Laudadio, che si è sempre schierato in difesa dei cittadini e per quanto riguarda il nostro settore contro l’abusivismo, possa amplificare l’attenzione del paziente verso la prevenzione dentale, grazie ai valori di onestà, serietà e simpatia che la gente gli riconosce”.
Cernobbio (Como), 17 maggio 2008