La Sezione ANDI di Como-Lecco inaugura il 27 gennaio la programmazione culturale con il primo appuntamento del 2024, dedicato al paziente adulto con dentizione compromessa e malocclusione secondaria, con focus sulle considerazioni cliniche e sul trattamento interdisciplinare. Il corso, che vedrà in veste di relatore Guido Fichera, si terrà presso l’Hotel Leonardo da Vinci di Erba, è rivolto ad odontoiatri, odontotecnici ed igienisti dentali ed è accreditato per 7 ECM, oltre ad essere aperto anche al personale odontoiatrico senza attribuzione di crediti. Il Segretario culturale Guido Golfieri, anticipa la programmazione culturale del 2024.
“Il Comitato scientifico, l’Esecutivo di ANDI Como-Lecco ed io, in qualità di Segretario culturale, – dichiara Golfieri – siamo estremamente felici di presentare il programma culturale 2024.
Gli incontri si terranno esclusivamente di sabato e dureranno l’intera giornata. Questa nuova scelta è stata opportunamente studiata per rendere più complete e performanti le relazioni. Il format sarà quello ampliamente collaudato, con momenti di allegra convivialità tra amici colleghi ed i nostri apprezzati sponsor. Gli argomenti spazieranno dalla gestione di pazienti con necessità di trattamento interdisciplinare alla gestione dei tessuti molli in conservativa e protesi, all’analisi delle malattie sistemiche e relative manifestazioni orali per poi occuparci delle moderne tecnologie digitali e le loro svariate applicazioni. Infine, porremo l’attenzione alla gestione economica dei nostri studi ed all’odontopediatria, – conclude il Segretario culturale di ANDI Como-Lecco – per terminare con l’importanza della sinergia tra varie specialità per riabilitazioni estetico-funzionali”.
Abstract dell’incontro
Il paziente adulto con dentizione compromessa e malocclusione secondaria: considerazioni cliniche e trattamento interdisciplinare.
Il paziente adulto, oltre ad aver terminato il processo di crescita ed avere una minore capacità di adattamento, spesso presenta una condizione orale caratterizzata da dentizione compromessa e malocclusione secondaria. La malocclusione secondaria può essere definita come la malocclusione conseguente
all’alterazione morfologica e compenso dento-alveolare da usura dentale (attrition, erosione, abrasione) e alle migrazioni patologiche da malattia parodontale e perdita di elementi dentali;
la contestuale presenza di selle edentule con differenti gradi atrofia, un numero minore di elementi dentali, la perdita di supporto parodontale e lo stato strutturale compromesso degli
elementi dentali residui comporta specifiche considerazioni cliniche rispetto alla malocclusione primaria nella valutazione, diagnosi e trattamento ortodontico. L’habitus bruxista può ulteriormente complicare la gestione della riabilitazione orale per la presenza di forze altamente destruenti, in particolare quando porzioni del tavolato occlusale siano costituite da materiali artificiali restaurativo-protesici. Nel contesto dell’approccio interdisciplinare, le ricostruzioni additive in composito delle morfologie occlusali di elementi dentali minati da processi di usura dentale, l’impiego di “full crown restorations” per gli elementi con estesa perdita di sostanza dentale e l’uso di impianti in sostituzione degli elementi dentali persi costituiscono le principali misure correttive con cui spesso il trattamento ortodontico ha la necessità di integrarsi. Oltre ad una adeguata progettazione ingegneristica del piano riabilitativo, il disegno occlusale svolge una funzione fondamentale per la capacità di modulare il controllo delle forze a livello delle differenti interfacce restaurative, protesiche e implantari.
Scopo della comunicazione è presentare come Timing e modalità di realizzazione di queste misure correttive, spesso da integrare con il trattamento ortodontico, possano essere elementi clinici essenziali nel determinare il successo finale della riabilitazione orale nel rispetto del principio della massima efficacia terapeutica al minor costo biologico.