La questione delle “retrocessioni” sui rimborsi di Previmedical Spa risale al 30 gennaio 2019, quando l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani aveva diramato un comunicato nel quale il Presidente nazionale Carlo Ghirlanda interveniva allertando gli associati sul tema delle modifiche nella gestione delle convenzioni degli studi odontoiatrici da parte di Previmedical Spa.
Nel comunicato si evidenziava come il nuovo “accordo quadro di partnership/servizi” proposto da Previmedical Spa e Medex Srl contenesse previsioni vessatorie, in quanto era stata inserita una clausola, apparentemente vantaggiosa per le strutture convenzionate, il cui scopo in realtà altro non era che imporre la retrocessione di una percentuale sui compensi percepiti dal professionista, con un’assoluta mancanza di trasparenza in ordine al criterio di calcolo di tali percentuali poiché basato su un parametro denominato genericamente “delta differenziale”.
Di fronte alla richiesta di maggiori chiarimenti da parte di ANDI, Previmedical Spa, oltre a mostrarsi totalmente indisponibile ad un confronto, ha richiesto agli Odontoiatri aderenti al nuovo “accordo quadro” il pagamento delle percentuali sulle prestazioni professionali erogate.
Ancora una volta ANDI è intervenuta a tutela dei propri associati creando i presupposti per un’importante svolta: Previmedical Spa ha rinunciato alla richiesta di retrocessione di percentuali avanzata nei confronti di uno studio odontoiatrico convenzionato che, per il tramite di ANDI, aveva contestato la richiesta creditoria.
La pretesa di una retrocessione di una percentuale sui compensi percepiti dalla struttura odontoiatrica oltrepassa, infatti, i confini dell’attività sociale di Previmedical Spa, che è circoscritta alla liquidazione dei sinistri, con esclusione di qualsiasi prestazione riservata dalla legge a professionisti iscritti ad Albi.
Previmedical Spa, non risultando iscritta all’Albo degli Odontoiatri, non può percepire onorari professionali, neppure in misura percentuale.
La richiesta di provvigioni presupporrebbe, infatti, che Previmedical Spa fosse un intermediario assicurativo iscritto al R.U.I. secondo quanto previsto dal Codice delle Assicurazioni e dai Regolamenti IVASS.
Imporre all’Odontoiatra convenzionato l’obbligo di retrocedere percentuali su compensi professionali è dunque in contrasto con i principi deontologici che regolano il decoro professionale.
Per tutte queste motivazioni le disposizioni contrattuali che prevedono la retrocessione di percentuali sui compensi professionali devono considerarsi nulle.