È terminato il 2022 ed eravamo convinti di archiviare il triennio 2020-2022, durante il quale è successo l’imprevedibile: pandemia, guerra… e le conseguenti crisi energetiche, economiche e sociali. Le “sicurezze” che ci hanno accompagnato per anni, portando anche ad una certa dose di indolenza, sono andate in frantumi in men che non si dica. Eravamo preparati? Non credo! É stato il famoso “cigno nero”, l’improbabile che con il tempo crediamo “impossibile” e invece accade. Cosa ci insegna tutto questo? Siamo adesso preparati? Non è semplice rispondere, dipende da cosa esaminiamo. Di certo abbiamo delle consapevolezze: le pandemie e le guerre possono ancora coinvolgerci, esiste un “lato oscuro” della globalizzazione che non può essere ignorato. Siamo più preparati ad affrontare il Covid-19, ma dubito che le risorse tecnico-organizzative, seppur riadattate, siano adeguate ad affrontare in modo efficace l’occorrenza di simili eventi.
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