2017, l’anno dell’approvazione di molte leggi proposte da ANDI a cominciare da quelle contro abusivi e prestanome

ANDI

E’ l’anno appena concluso, quello il cui ricordo è ancora vivo e per questo saremo più sintetici. E’ l’anno del giuramento di Donald Trump alla Casa Bianca, del disastro causato dalla valanga di Rigopiano, il trionfo di Macron all’Eliseo, il referendum in Catalogna, il caso Weinstein e la morte di Totò Riina, l’esclusione dal Mondiale di calcio della nostra nazionale, l’addio al calcio giocato di Francesco Totti.
Sul fronte politico continua l’azione del Governo Gentiloni. Per quanto riguarda gli assetti del settore dentale in inverno si svolgono le elezioni per i presidenti CAO provinciali, Roberto Callioni viene eletto alla presidenza di Fondoprofessioni.

Il settore dentale lo ricorderà come l’anno dell’approvazione della Legge Lorenzin con le pesanti pene per abusivi e prestanome, per il Job Act del lavoro autonomo che recepisce le richieste di ANDI di consentire di detrarre le spese per la formazione, per la legge sull’equo compenso che se non porta grandi novità nel settore sdogana la necessità di tutelare anche il liberi professioni quando collaboratori e soprattutto la Legge sulla Concorrenza che per il settore odontoiatrico invece di tutelarla, amplifica il divario tra professionisti e Catene.

E’ contro la sua approvazione e verso il tentativo di modifica delle norme contenute che si concentra il lavoro politico di ANDI del primo semestre dell’anno. La corsa contro il tempo per via della imminente fine della legislatura porta il Governo a porre la questione di fiducia ed approvare definitivamente il testo. Alla fine nulla cambia sull’esercizio della professione da parte delle società ma viene ribadita l’esclusività dell’odontoiatra nella cura del paziente e l’obbligo del direttore sanitario unico.

Il lungo lavoro di sensibilizzazione verso la politica attivato da ANDI porta il MISE ad emendare una circolare in cui riconosce che l’attività odontoiatrica in forma societaria può essere esercitata solo attraverso le StP. Circolare contestata dalle Catene, solo la magistratura potrà dare una risposta definitiva sul singolo tema.

Dopo anni di discussioni ed incontri, la Conferenza Stato Regioni approva il nuovo profilo dell’ASO seguendo le indicazioni di ANDI per il riconoscimento e la tutela delle assistenti che già operano negli studi odontoiatrici.

Le pressioni di ANDI verso il MISE, ancora per la questione 730 precompilato, portano alla decisione di esentare dall’invio dello Spesometro gli studi che hanno già inviato i dati attraverso il StS.

Sul fronte associativo l’Assemblea Nazionale Straordinaria dei Delegati ANDI, approva le modifiche dello Statuto e Regolamento dell’Associazione.

Si celebra a Riccione il 62° Congresso Scientifico Nazionale ANDI dal titolo “Pratico & Pratica – Evidenza clinica ed evoluzione tecnologica in Odontoiatria”.

Al Ministero della Salute, alla presenza del Ministro, viene presentato il modello di Sanità Integrativa ANDI con richieste di modifica della normativa a tutela del cittadino.

Con la premiazione delle tesi si conclusione il Master di II livelloGestione delle Politiche Odontoiatriche“: promosso da ANDI con l’Università delle Marche.

In estate ANDI torna in televisione con spot televisivi per promuovere il dentista ANDI. Associazione che nel 2017 raggiunge e supera il traguardo storico dei 25 mila iscritti certificata, diventando il sindacato italiano in ambito medico (non solo odontoiatrico) con il numero più alto di iscritti.