Sembra finalmente arrivato il momento della riforma fiscale: proprio nelle ore in cui in cui scrivo (10 marzo u.s.) sono state diffuse le linee guida e le bozze di quello che dovrebbe essere l’ennesimo tentativo di riorganizzare il sistema tributario italiano. In attesa di esaminare il testo che sarà presentato in Consiglio dei Ministri, si possono svolgere alcune riflessioni sugli indirizzi e sull’impianto proposto dal Governo, con particolare riferimento alle fattispecie che più toccano i professionisti.
Per i non addetti ai lavori occorre precisare che l’iter della riforma non sarà breve: infatti, alla legge delega che ne fissa i principi e ne delinea le linee generali, e che dovrà essere approvata dal Parlamento, dovranno seguire i decreti attuativi, chiamati a regolare una pluralità di materie. Verosimilmente, quindi, le nuove norme non saranno operative prima del 2025.