Nuova trasferta ANDI per l’annuale plenaria di ERO, partizione europea di FDI World Dental Federation. Da oltre sessant’anni, ERO rappresenta un punto di scambio focale per la professione, un forum all’interno del quale i rappresentanti di 48 associazioni di categoria provenienti da 30 paesi hanno instaurato una prassi di dialogo continuativa, al fine di riportare tanto a ciascun contesto nazionale quanto agli enti di gestione della salute a livello sovranazionale (Commissione Europea, ECDC, EMA, OMS…) una visione di odontoiatria strutturata, programmatica e di ampio respiro. Oltre 100 delegati per questa tre giorni, che inizia domani, venerdì 28 aprile, organizzata dall’Associazione Odontoiatrica Turca ad Istanbul, la città mediterranea simbolo dell’incontro tra culture, posta sulla confluenza di tre continenti.
Membri della delegazione dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, Angela Rovera, Segretario nazionale e membro del team Esteri; Ferruccio Berto, Responsabile gruppo Esteri; Edoardo Cavallè, Presidente Eletto ERO; Giorgio Oliva e Alessandro Berto, membri attivi del gruppo Esteri ANDI. Una composizione che rispecchia la forte presenza all’interno di questo consesso internazionale di ANDI, che vede numerosi membri del suo team Esteri impegnati nell’attività di gruppi di lavoro e tavoli tecnici di alto profilo, la cui attività aprirà la prima giornata di attività congressuali.
Temi quali digitalizzazione, libera professione, gestione del team odontoiatrico e formazione continua si integreranno con altri più specifici, quali la cura a paziente anziano e fragile e l’elaborazione di standard qualitativi condivisi tra i Paesi Membri. Seguiranno poi altre due giornate di lavori: la prima di taglio eminentemente politico, volta al confronto sulla dimensione e lo spazio presente per la professione odontoiatrica nell’Europa e nel Mediterraneo di oggi; la seconda di stampo culturale, organizzata in collaborazione con FDI World Dental Federation.
L’obiettivo è uno solo: garantire per l’odontoiatria una voce riconoscibile all’interno di una società composita come quella odierna – sottolinea Ferruccio Berto -. Da sempre ANDI articola la sua attività secondo tre direttive: locale, nazionale, internazionale. Queste tre partizioni non sono sistemi chiusi: nella loro interdipendenza sta la chiave della rappresentatività assicurata dalla nostra Associazione a tutto il comparto nazionale.
I rapporti diretti, le collaborazioni, le intese poste in essere tra ANDI e le altre associazioni professionali europee (e non solo: Turchia, Bulgaria, Israele, Kazakistan, Regno Unito e molti altri sono i paesi attivi in ERO) sono la chiave per assicurare che le richieste avanzate dai nostri membri non si perdano nel vento ma, inserite all’interno di un contesto più ampio, possano arrivare alle orecchie della politica comunitaria, della società civile e dei grandi regolatori internazionali per sortire i cambiamenti che la professione richiede.