Da più sedi sono pervenuti quesiti circa i riferimenti normativi, su chi fossero i possibili fruitori del Corso implementato da ANDI sulla piattaforma FAD e se o meno detto corso potesse assolvere alla formazione dell’Addetto Sicurezza Laser (ASL) e quindi alla sua designazione.
Per rispondere in maniera esaustiva a tali perplessità ANDI ha richiesto un parere al Responsabile Scientifico del corso Dott. Michele Stasi e all’Avv. Antonio Porpora, consulente ANDI Nazionale in materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di lavoro.
Il parere legale (Vedi QUI) cita: ”Il rischio derivante dall’utilizzo di apparecchiature laser è trattato, sotto il profilo safety, dal Titolo VIII (Agenti fisici), Capo V (Radiazioni Ottiche Artificiali), D.Lgs. 81/2008; nell’ambito delle norme relative alla specifica valutazione dei rischi, vengono richiamate espressamente le disposizioni IEC (Commissione Elettrotecnica Internazionale) e – inter alia – le linee guida nazionali o internazionali scientificamente fondate; queste ultime si identificano – essenzialmente – nella CEI 76-11, con particolare riferimento al punto 14 (linee guida per l’utilizzatore).
Quanto alla disciplina di prodotto, essa è riconducibile alla Direttiva bassa tensione 2014/35/UE, CEI/EN 60825-1:2017…/… La richiamata norma tecnica prevede, per classi di laser 3B o superiori, tra le altre misure organizzative e tecniche, l’individuazione di un Addetto Sicurezza Laser (ASL).
La figura dell’Addetto Sicurezza Laser non ha, attualmente, una specifica disciplina di dettaglio in merito alla formazione (durata e soggetti organizzatori) nella normativa cogente… quanto ai contenuti minimi, invece, la norma CEI EN 60825-1 li declina come di seguito:
- conoscenza delle caratteristiche del laser di cui l’ASL è responsabile e pericoli ad esso associati;
- gestione della sicurezza del laser di cui è responsabile;
- individuazione e demarcazione della ZLC sulla base della distanza;
- nominale Rischio Oculare e delle caratteristiche dell’ambiente di installazione;
- verifica e predisposizione segnaletica di avvertimento e controllo dell’acceso;valutazione e gestione dei DPI specifici pe il laser di cui è responsabile;
- individuazione delle precauzioni da mettere in atto per assicurare che l’esposizione
degli addetti sia inferiore ai livelli massimi permessi; - stesura del regolamento di sicurezza specifico per il laser di cui è responsabile”.
Ciò premesso “sul presupposto della puntuale trattazione – sotto la specifica responsabilità del Responsabile Scientifico e dei Docenti – dei contenuti sopra richiamati nell’ambito del corso organizzato da ANDI in materia di sicurezza laser, quest’ultimo può ritenersi soddisfare l’esigenza formativa strumentale alla designazione quale A.S.L..”.
Il Dott. Michele Stasi, responsabile scientifico del corso ANDI, ha certificato la corrispondenza dei contenuti del corso con la norma CEI EN 60825-1.
Come pubblicato su www.dentistionline.it: “ANDI, nell’ambito delle attività formative erogate in quanto Organizzazione Sindacale per finalità safety, nonché – attesa la natura sanitaria delle corrispondenti prestazioni, nell’ambito dei percorsi di formazione accreditata in sanità (ECM)4 , ha attivato un corso di formazione sulla sicurezza laser; detto corso presenta la seguente articolazione di contenuti: “...fornire ai discenti indicazioni utili e strumenti teorici per comprendere la fisica dei laser e il loro campo di utilizzo mettendo anche in evidenza gli aspetti legati alla valutazione dei rischi da esposizione a radiazioni laser in ambiente sanitario alla luce del D. Lgs 9 aprile 2008 n.81. .... 4 moduli. Nei primi due moduli verranno analizzate le caratteristiche dei laser e la loro fisica in modo da capirne il funzionamento e l’interazione della radiazione ottica con la materia in modo da studiarne gli effetti biologici e il suo impiego nelle applicazioni cliniche odontoiatriche. Negli ultimi due moduli particolare attenzione verrà data alle tematiche normative con una parte dedicata ai dispositivi di protezione individuali e alla sicurezza laser in base alla loro classificazione allo scopo di evidenziarne i rischi di utilizzo al fine di tutelare i lavoratori esposti a radiazione laser nei luoghi di lavoro e i pazienti...”.
In sintesi:
- la figura dell’ASL è richiesta per i possessori di Laser categoria 3B o 4 (la quasi totalità dei laser in commercio ad oggi);
- la formazione specifica per ricoprire tale ruolo (ASL) è conforme ai contenuti del Corso Sicurezza Laser proposto da ANDI: è consigliabile che detta figura venga assunta dal DL/RSPP per il ruolo centrale che egli svolge nell’ambito della valutazione dei rischi e per il maggiore spessore formativo in ambito di salute e sicurezza;
- il corso ANDI risponde inoltre all’obbligo di formazione in capo a tutti i lavoratori che utilizzano il laser (art.37 p.4 lett. C) sottolineando che il D. Lgs 81/08 parla specificatamente dell’obbligo per i lavoratori di informazione e formazione relativa “alla introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie…”.
Si può prendere visione QUI della certificazione citata nel testo.