Secondo il testo del nuovo Decreto Legge approvato dal Governo il 13 aprile, è anticipato al 30 giugno 2022 l’obbligo del Pos per commercianti e professionisti e relative sanzioni in caso di pagamento rifiutato. Lo spostamento dall’iniziale data del 1° gennaio 2023 è legato al raggiungimento degli obiettivi fissati nella milestone del PNRR, scadente, appunto il 30 giugno 2022, al fine di adeguarne l’operatività alle previsioni del PNRR.
L’articolo 18, comma 1 del D.L. 36 del 30 aprile 2022 (Decreto PNRR 2) ha infatti disposto che all’art. 15, comma 4-bis del D.L. 179 del 18 ottobre 2012 le parole “dal 1° gennaio 2023” vengano sostituite dalle parole “dal 30 giugno 2022”.
Ne aveva parlato in un’intervista sul Sole24Ore il Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda che ha sottolineato come la categoria degli Odontoiatri utilizzi già da tempo i pagamenti tracciabili, ma sottolinea anche che non consentire la deduzione a chi paga in contanti (e lo dimostra con la fattura) penalizza chi ha poca dimestichezza con questi strumenti e cioè i più anziani.
Relativamente al Pos, Ghirlanda richiama l’attenzione sui costi eccessivi del servizio: Capisco la ratio di questa ulteriore stretta, ma che i costi vadano a vantaggio del sistema bancario, che guadagna sia sul canone di abbonamento, a prescindere dall’utilizzo, sia su ogni transazione non lo trovo giusto.