Da oggi in poi per due anni (quanto è la durata, in via sperimentale, dell’Accordo) i cittadini che appartengono alle fasce sociali più deboli possono usufruire di alcune tariffe agevolate. Gli ultimi dettagli dell’iniziativa sono stati definiti venerdì da una apposita commissione istituita presso il ministero, che comprende anche i rappresentanti dei consumatori (Federconsumatori e Adiconsum), degli odontotecnici (Sno-Cna) e dei pensionati.
Cinque le prestazioni offerte: 1) visita odontoiatrica, ablazione del tartaro e insegnamento dell’igiene orale a 80 euro; 2) sigillatura dei solchi molari e premolari a 20 euro l’una; 3) estrazione dei denti compromessi e non più curabili a 60 euro l’una; 4) protesi parziale a 550 euro per arcata; 5) protesi totale a 800 euro per arcata.
A beneficiarne sono quattro categorie di cittadini: 1) coloro che hanno un reddito Isee annuo non superiore a ottomila euro; 2) coloro che godono della esenzione dai ticket sanitari ed hanno un reddito Isee non superiore a diecimila euro; 3) tutte le donne incinte limitatamente alla visita e all’ablazione del tartaro; 4) le fasce che posseggono la social card.
Sul sito del ministero della Salute (www.ministerosalute.it) o su quello dell’ANDI (www.obiettivosorriso.it) i cittadini possono consultare il testo dell’Accordo e l’elenco dei dentisti cui rivolgersi, suddivisi per Comuni, Province e Regioni. Per qualsiasi ulteriore spiegazione si può chiamare il numero verde 800911202. Una volta preso appuntamento con il dentista prescelto, al momento della visita il cittadino-paziente sottoscrive un apposito modulo, già predisposto e presente negli studi che hanno aderito, in cui dichiara di godere dei requisiti richiesti per usufruire dell’Accordo.
“Un risultato al di là di ogni più rosea previsione — ha commentato, visibilmente soddisfatto, il presidente nazionale dell’ANDI Roberto Callioni – e fra sei mesi verificheremo la tenuta dell’Accordo, che abbiamo firmato con il sottosegretario Fazio e con la preziosa collaborazione del professor Gherlone. Dopo gli importanti risultati in termini di partecipazione all’Oral Cancer Day e alla XXVIII edizione del Mese della Prevenzione – ha proseguito Callioni – questo Accordo rappresenta dunque un’altra dimostrazione della sensibilità di ANDI verso il “sociale”, soprattutto in un momento di grande preoccupazione per le ricadute della crisi economica rispetto ai bisogni della gente, ma anche nei riguardi della Professione e di tutta la filiera del dentale, come noto in seria crisi. In tal senso le ricadute virtuose dell’accordo potrebbero contribuire, unitamente alla revisione degli studi di settore promossi anche da ANDI, ad attenuare le difficoltà proprie del comparto. Vorrei inoltre sottolineare – ha concluso Callioni — che le prestazioni offerte rientrano in quella “cultura della prevenzione” che è la strada principale per avere una bocca sana e anche per poter spendere di meno”.