Tutte le libere professioni – ribadisce l’On. Laura Cavandoli (Lega) -, meritano un’attenzione particolare sia dal punto di vista burocratico e fiscale che, non meno importante, dal punto di vista umano. Infatti, tutti i lavoratori autonomi, le cosiddette “partite IVA”, tra le quali anche i professionisti, godono di un welfare abbastanza limitato. In particolare, le donne, le quali spesso si trovano a dover scegliere tra famiglia e professione.
Gli Odontoiatri, così come molti altri professionisti, vivono la concorrenza non sempre corretta dei grandi gruppi, che basano la propria azione più sui risultati commerciali che sull’adeguatezza e la corrispondenza dei servizi erogati ai cittadini.
In funzione dei mutati scenari economici e alla persistente crisi che limita fortemente l’accesso alle cure, è oggi sempre più importante che la formula del tradizionale studio monoprofessionale possa evolversi verso forme di aggregazione più efficienti come, ad esempio, le StP. Questo però, deve venire incentivato da un regime fiscale meno punitivo, dalla possibilità per i professionisti di accedere con maggiore facilità ai finanziamenti. Altrettanto, è necessario che il processo di semplificazione comprenda la burocrazia che complica in modo estremo la gestione degli studi e si aggiunge agli oneri fiscali.
Sono certa – conclude L’On. Cavandoli – che trattandosi della salute dei cittadini, l’attenzione debba essere altissima, ma sono altrettanto certa che le procedure possano e debbano essere snellite, nell’interesse dei professionisti e dei pazienti.