Il 2015 si apre e si chiude con gli attentati parigini dell’Isis, prima al quotidiano satirico di Charlie Hebdo a gennaio e poi quelli “simultanei” in più punti di Parigi a novembre con oltre 130 morti.
In Italia Sergio Mattarella succede a Giorgio Napolitano al Quirinale. E’ anche l’anno dell’EXPO di Milano con, anche, gli eventi dedicati all’alimentazione e salute orale organizzati per l’occasione da ANDI per ricordare come la salute orale sia in stretta correlazione con la salute generale.
Nel settore dentale si rinnova la presidenza del Collegio dei Docenti, a prendere la guida è il Prof. Enrico Gherlone e la FNOMCeO con la presidenza di Roberta Chersevani mentre alla presidenza CAO viene confermato Giuseppe Renzo. Le Elezioni Enpam registrano uno schiacciante successo della Lista ANDI: il Presidente Prada, primo laureato in odontoiatria, entra a fare parte del CdA Enpam. In Europa Marco Landi viene eletto Presidente dei dentisti europei del CED.
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin firma il decreto di nomina del Gruppo Tecnico dell’Odontoiatria che resterà in carica per i prossimi 3 anni, con il Presidente Prada indicato tra i componenti. Nella sede FNOMCeO di Roma viene firmato il protocollo d’intesa per la costituzione degli Stati Generali dell’Odontoiatria: obiettivo quello di rappresentare la professione odontoiatrica in tutti i suoi ambiti istituzionali, accademici, associativi e sindacali e di fronte all’opinione pubblica.
A luglio inizia la “battaglia” che vede ANDI impegnata a contrastare la norma sul 730 precompilato che obbliga i dentisti italiani, in pochi mesi, a inserire i dati delle fatture emesse sul Sistema Tessera Sanitaria. Battaglia che porta al ricorso al Tar e che permetterà di ottenere alcune agevolazioni rispetto a quanto previsto dal decreto iniziale. Parallelamente l’Associazione si attiva per supportare i Soci attivando un sistema informatico per agevolarli nell’inserimento e spedizione dei dati.
Ma nel 2015 continua anche il confronto tra politica ed ANDI, e lo scontro è tra ANDI e Catene, sulla proposta avanzata da ANDI di inserire nel Ddl Concorrenza limitazioni all’assetto societario delle società di capitale prevedendo che la maggioranza sia in mano ai soli odontoiatri iscritti all’Albo.
Sul fronte politico ANDI è anche impegnata per sensibilizzare il Parlamento ad approvare definitivamente il Ddl Marinello contro abusivismo, e per fare questo incontra il Ministro Orlando al quale vengono portate anche le preoccupazioni sul testo del Ddl Gelli. Incontri anche con il MEF per “caldeggiare” l’aumento delle detrazioni per i cittadini che si rivolgono ad un dentista per le cure.
ANDI sostiene a livello parlamentare l’iniziativa CAO che denuncia alla Commissione Antimafia le infiltrazioni mafiose denunciate dalla ricerca Eurispes sull’interesse della criminalità verso gli studi odontoiatrici in franchising per riciclare denaro sporco.
Come ormai ciclicamente capita, si apre nuovamente il fronte legionella con le inconsistenti accuse verso gli studi odontoiatrici. ANDI contesta i contenuti delle Linee guida approvate dall’Istituto Superiore di Sanità e per tutelare i Soci produce e distribuisce elaborati da allegare al Documento di Valutazione dei Rischi che ogni singolo studio potrà facilmente personalizzare e compilare con le misure da mettere in atto.
Dopo una lunga trattativa viene rinnovato il C.C.N.L. per i dipendenti degli Studi professionali.
Per venire incontro alle esigenze dei pazienti e contribuire perché la salute orale sia salvaguardata, ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e Cadiprof (la Cassa di Assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali istituita da Confprofessioni, che riunisce le principali sigle associative del mondo delle professioni, tra cui ANDI) hanno sottoscritto un accordo (progetto “Dentista per la famiglia“) per garantire ai lavoratori degli studi professionali e ai loro familiari prestazioni odontoiatriche di qualità continuando a rivolgersi al proprio dentista ANDI.
Il Consiglio Nazionale ANDI, approva la costituzione della “Fondazione ANDI Salute – Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa” che si occuperà di gestire, con le regole e gli obiettivi dettati dall’Associazione, la sanità integrativa negli studi dei liberi professionisti che lo vorranno.
Il 2015 segna un traguardo storico per la Fondazione ANDI Onlus che compie i suoi primi 10 anni di attività.