L’attenzione di ANDI per i giovani sta mettendo in luce una serie di problematiche con le quali ci si scontra quotidianamente. Proprio dall’analisi di queste tematiche, nascono le possibili soluzioni che, partendo dai giovani, vengono sostenute e migliorate dai colleghi più esperti attraverso i mezzi forniti dall’associazione. ANDI ha in cantiere molti progetti che hanno lo scopo di tendere la mano ai ragazzi fin da studenti per guidarli e sostenerli nelle future scelte, nel rispetto dell’etica e con la voglia di migliorarsi ogni giorno.
Dal confronto con gli studenti emerge che l’affiancamento da parte di un tutor competente, durante il tirocinio universitario, migliorerebbe la curva di apprendimento delle pratiche odontoiatriche. Fortunatamente ANDI sta lavorando anche in questo senso per cercare una sinergia con l’università, oltre a garantire sempre supporto a tutti gli studenti iscritti (gratuitamente). In questo modo il neo laureato sarebbe accompagnato, quantomeno inizialmente, nel passaggio dalla realtà universitaria a quella post-laurea, senza sentirsi disorientato nella molteplicità delle offerte formative (non sempre valide) e incoraggiato a proseguire gli studi al fine di incrementare e consolidare le sue conoscenze.
Una volta, poi, raggiunto il tanto desiderato traguardo ci si ritrova a dover prendere decisioni non semplici e a valutare più variabili (città in cui esercitare, branca odontoiatrica, scuola di specializzazione, apertura studio o collaborazione) in un momento in cui le idee sono sostenute dall’ambizione, ma non sono sempre chiare. Far parte di ANDI significa avere un punto di riferimento che offre supporto sul fronte culturale e sindacale per compiere scelte consapevoli.
Il neolaureato si trova, dunque, ad affrontare la necessità di conciliare corsi di formazione e prime esperienze lavorative, mettendo contemporaneamente da parte le risorse per l’apertura di un proprio studio privato. Ecco allora che sempre più laureati, e in special modo chi non ha la fortuna di avere un parente collega, si trovano di fronte ad una scelta: da un lato i continui spostamenti alla ricerca del proprio spazio, dall’altro la collaborazione con cliniche low-cost con guadagni minimi rispetto alla pesante mole di lavoro e alle responsabilità. Ci si trova di fronte a tale scelta anche perché l’ambiente universitario che prepara lo studente sulla teoria, non fornisce, tuttavia, un’adeguata preparazione clinica. Di conseguenza, in mancanza di competenze pratiche, l’inserimento negli studi privati o l’apertura di uno proprio, risulta molto difficile; per cui la collaborazione con le cliniche diventa una delle pochissime chances a disposizione.
In questo senso, è fondamentale il duro lavoro ed il costante impegno di ANDI che accompagna il giovane odontoiatra nel suo percorso di formazione, cercando di creare alternative stimolanti per i giovani professionisti. In quest’ottica nasce la scommessa di ANDI di creare un sistema che faciliti il subentro agli odontoiatri prossimi al congedo pensionistico.
Uno degli aspetti sui quali punta molto ANDI è, infatti, il passaggio generazionale, il più grande strumento nelle mani di tutti per far fronte alle difficoltà crescenti della nostra professione. Le condizioni di oggi non sono più quelle di venti o dieci anni fa, questo è un bene per molti aspetti, ma ci mette di fronte alla necessità di rapportarci in una maniera diversa alla professione in tutte le sue sfaccettature, dalla gestione clinica, a quella imprenditoriale, fino a quella sindacale. Unire tutte le risorse, ascoltare il punto di vista dei giovani, le loro idee e associare a questo l’esperienza dei colleghi che ci hanno preceduto è la sfida che ANDI ha raccolto e che sta già portando dei grandi risultati.
Ilaria Fricelli, Alberto Dedola, Stella Scalera, Valeria Gaita
ANDI Taranto