Ideato come evento legato alle commemorazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale e sviluppatosi inoltre come importante momento di analisi e discussione della problematica specifica della RC professionale sullo sfondo dei rispettivi sistemi sanitari nazionali, ANDI ha organizzato sabato 8 luglio scorso un incontro internazionale tra alcune Associazioni dentali di Paesi i cui eserciti hanno combattuto sul fronte italiano nel periodo 1915-1918.
L’intenzione era quella di dimostrare, al di là della celebrazione storica di quel periodo, come l’amicizia e la pace debbano sempre e comunque accomunare popoli di diversa cultura, storia e tradizioni.
Amicizia che è certamente presente nei rapporti tra noi dentisti di diversa provenienza geografica che hanno come primario e comune scopo quello di prevenire, preservare ed intervenire per la migliore salute orale della popolazione.
È pertanto con questo spirito che il convegno ha preso in esame la “Organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale: aspetti relativi alla Responsabilità Civile professionale e delle assicurazioni. Il ruolo delle Associazioni odontoiatriche”.
Il programma, oltre alla parte strettamente congressuale, ha inoltre previsto una visita ad alcuni luoghi del Monte Grappa legati alla Grande Guerra.
Il Convegno si è tenuto a Verona presso l’Auditorium della Cattolica Assicurazioni, messo gentilmente a disposizione dalla compagnia assicurativa, ed è stato certamente una ottima occasione per un confronto su un tema così rilevante per la gestione della nostra professione.
Le associazioni estere aderenti sono state quelle di Germania, Slovacchia, Austria e Polonia che hanno presentato un ventaglio di situazioni ed argomentazioni diverse da quella italiana che ha senz’altro interessato l’uditorio.
Dopo l’introduzione al convegno da parte del Presidente Gianfranco Prada e del Tesoriere Gerardo Ghetti, promotore dell’evento, ha aperto la giornata la relazione tenuta dal dr. Marco Scarpelli, che ha presentato con dati e statistiche la situazione italiana con particolare riferimento alla Polizza Andi-Cattolica. Questa è stata adottata dalla metà (12.500) degli iscritti ANDI e si sottolinea il fatto che premio sia rimasto sostanzialmente invariato dal 2001 al 2011 e poi aumentato in maniera contenuta anche per l’inserimento nella polizza di nuove voci. È interessante anche valutare l’incidenza numerica dei sinistri che è rimasta percentualmente simile in questi anni attestandosi intorno al 4%. Circa 50 odontologi forensi costituiscono la rete medico-legale dei fiduciari della convenzione ANDI-Cattolica e, nel triennio 2014-2016, questi hanno valutato 1033 sinistri per RC professionale. Il 27% dei casi hanno trattato terapie implantologiche; circa il 22% la chirurgia orale ed il 20% la protesi. Di converso, l’odontoiatria estetica ha una percentuale di sinistri prossima allo zero.
I Relatori che hanno contribuito al dibattito con le loro presentazioni sono stati la d.ssa SimonaDianišková, consigliera, tra l’altro, dal 2002 della Camera dei Dentisti slovacca e Responsabile della relativa commissione affari esteri, che ha illustrato il funzionamento della Camera dei dentisti slovacca, giovane istituzione rappresentativa degli odontoiatri formatasi nel 1992. Per quanto attiene al tema trattato, un pacchetto assicurativo di base offerto agli iscritti alla Camera copre i danni alla salute del paziente causati nell’espletamento della terapia medica, da raggi X o da trasmissione di virus HIV. Sono anche presi in esame danni alle proprietà del paziente all’interno dello studio e danni causati da attrezzature difettose. Un pacchetto più ampio, oltre alle voci di base, copre i danni non pecuniari sorti in connessione con la prestazione di servizi medici e quelli per la perdita o danneggiamento dei documenti. Questi due pacchetti, oltre alla protezione assicurativa dei rischi aziendali ed alla assicurazione di responsabilità per i danni causati da operazioni nello studio dentistico, sono previsti da un accordo della Camera con una compagnia di assicurazioni.
Il prestatore di servizi sanitari deve stipulare un contratto di assicurazione per la responsabilità per danni causati a persone in relazione alla prestazione sanitaria.
Il Contratto di Assicurazione di Responsabilità fa riferimento al Codice Civile, in base al quale è possibile assicurare eventuali danni alla vita e alla salute o ad una proprietà o responsabilità per altri danni alla proprietà.
La mancata conclusione del contratto assicurativo espone il medico al rischio, in caso di danni, di non avere copertura assicurativa e quindi di dover compensare i danni causati. Allo stesso tempo, esiste una minaccia di sanzione – ripetibile – da parte della regione autonoma fino a 663 euro.
Marek Szewczyński ha presentato la situazione in relazione alla realtà polacca sui temi in discussione. Il dr. Szewczyński è avvocato e dal 2003 si occupa dei problemi legati all’esercizio professionale medico e odontoiatrico presso la Camera suprema dei medici e odontoiatri polacca. In particolare il suo ambito è proprio quello della responsabilità professionale e del riconoscimento delle qualifiche professionali. Da segnalare nella delegazione polacca all’incontro la presenza della d.ssa Anna Lella, attualmente presidente della ERO, organizzazione regionale europea della FDI.
Il dr. Szewczyński ha riferito che la responsabilità civile in Polonia si basa principalmente sul Codice Civile ed è finalizzata a riparare le perdite e il danno causato al paziente. Ciò comprende non solo danni personali o materiali, ma anche dolore e sofferenza.
La responsabilità penale è invece fondata principalmente sul relativo Codice ed è intesa ad imporre sanzioni a una persona che commetta un atto considerato socialmente dannoso.
La Responsabilità professionale è basata sulla legge per le Camere di medici e dentisti, con l’obiettivo di imporre sanzioni per violazione professionale delle regole di etica professionale o di altre leggi che riguardano l’esercizio della professione.
I dentisti possono essere soggetti a tutti questi tipi di responsabilità derivanti dallo stesso atto.
In Polonia ogni dentista che esegua la pratica dentale individuale o di gruppo, nonché ogni altra struttura dentale deve essere coperto da un’assicurazione professionale a responsabilità civile.
L’importo minimo della copertura assicurativa per i dentisti è fissato dalla legge: 75 000 EUR per una sola domanda e 350 000 euro per tutti i crediti per un periodo non superiore a 12 mesi.
I professionisti possono scegliere coperture assicurative supplementari, volontarie, con somme più elevate e con una vasta gamma di copertura e questo è consigliato soprattutto per i professionisti che offrono trattamenti “a più alto rischio”.
La Camera regionale dei medici e dei dentisti aiuta gli iscritti negoziando tariffe migliori per l’assicurazione (sia obbligatoria che volontaria) o offrendo l’assicurazione senza sovrapprezzo.
L’Austria è stata rappresentata dal dr. Hans Schrangl, già segretario generale ERO, ed attualmente membro del Board del CED. Dal 2000 delegato austriaco in sede FDI, ERO e Ced e dal 2016 Presidente della Dental Chamber of Upper-Austria e Vicepresidente e capo del dipartimento internazionale della Camera odontoiatrica austriaca.
Il dr. Schrangl ha informato, per quanto concerne la RC professionale, che il dentista è in linea di principio responsabile per ogni danno (sanitario e finanziario) causato da lui stesso o dal team dentale. Il danno deve essere dimostrato dal paziente, il che significa che veri errori medici sono solo raramente una causa di responsabilità.
Di converso, il dentista deve dimostrare di aver informato correttamente il paziente circa i possibili rischi di trattamento e quindi spesso i pazienti sostengono le loro ragioni in massima parte con informazioni sbagliate.
Per quanto concerne l’assicurazione i dentisti devono avere un’assicurazione professionale (che includa la responsabilità dopo la cessazione del contratto di assicurazione) di importo minimo di 2 milioni di euro, importo che potrà essere chiesto almeno tre volte l’anno.
I dentisti senza un’assicurazione sufficiente saranno cancellati dal registro dalla Camera.
Per la Germania era presente il dr. Peter Engel, presidente della Bundaszahnarztekammer la cui relazione ha descritto la situazione in Germania cominciando da una esauriente panoramica del sistema sanitario tedesco. Sul versante della RC professionale il dr. Engel ha informato che oltre le normative statali, le Camere odontoiatriche regionali offrono da molti anni diversi strumenti per ridurre le denunce da parte dei pazienti.
Esse arbitrano per esempio le controversie tra dentisti e tra dentisti e pazienti. È un modo di mediazione di successo per risolvere i conflitti senza intraprendere cause e procedimenti giuridici.
Oltre a ciò viene offerto un pool di esperti per valutare il lavoro dei nostri colleghi qualora criticati dai pazienti. Nel contempo esiste anche una buona rete di centri di consulenza per i pazienti per informarli riguardo al trattamento, alle alternative, ai costi ecc.
Inoltre alcune Camere offrono in collaborazione con le compagnie di assicurazione contratti di assicurazione relativi alla responsabilità professionale per gruppi di dentisti. Ma nonostante l’arbitrato delle Camere, quasi 2000 pazienti all’anno presentano denunce contro il loro dentista.
Questo è – in confronto al numero di trattamenti – un numero molto piccolo. Ma, comunque, gli avvocati osservano che i casi di responsabilità sono in aumento ed uno dei motivi è ritenuto lo sviluppo dell’implantologia. E sappiamo che la chirurgia orale è connessa con un rischio più elevato di fallimento del trattamento. Un altro punto è la delegazione di servizi dentali.
Ma il dr. Engel evidenzia come il fallimento del trattamento non significa automaticamente “errore medico reale”!
Poiché un paziente può reclamare azioni legali contro un dentista per errori effettivi di trattamento medico per un periodo di 30 anni, è ovvio come un’assicurazione professionale per i dentisti sia così importante! Ed ecco perché un’assicurazione professionale di responsabilità è obbligatoria per ogni dentista in Germania, che sia autonomo o dipendente.
Questo è un obbligo professionale osservato dalle camere dentali. E se questo non è il caso, la Camera può denunciare il dentista e può imporre una penalità. Pertanto non si sottolinea abbastanza come l’informazione del paziente e una documentazione scritta siano aspetti molto importanti nel campo della responsabilità.
Per portare la prova su un trattamento senza errori dinanzi al tribunale, è necessaria un’ottima documentazione su: consenso informato, la diagnostica, la terapia, le alternative di trattamento e i costi previsti.
In conclusione le camere odontoiatriche possono offrire molti strumenti per sostenere i colleghi tedeschi in questo complesso campo.
Al termine la moderatrice, Prof. Vilma Pinchi, ha aperto la discussione finale alla quale sono intervenuti numerosi convenuti con domande agli ospiti stranieri.
“Un evento di grande rilevanza, ha commentato il Presidente Nazionale ANDI dr. Gianfranco Prada, che ha permesso il confronto tra i sistemi dei Paesi Europei e consentito di rilevare ancora una volta la lungimiranza di chi ha creato e poi mantenuto in ANDI il sistema di gestione del contenzioso e una polizza, unica nel panorama europeo, di tutela degli Iscritti”.