Salute orale e prevenzione: Marco Landi interviene a Bruxelles all’Europarlamento

“In
ambito sanitario bisogna avere una visione che va al di là del
mandato quinquennale degli Europarlamentari e lavorare con una
prospettiva di venti o trent’anni. Non si possono, inoltre,
considerare i servizi sanitari alla stregua delle attività
commerciali”. Affermazioni determinate e coraggiose quelle espresse
nell’intervento di Marco Landi, Presidente del CED, a Bruxelles
presso la sede del Parlamento Europeo. Il 9 ottobre si è tenuto,
infatti, un dibattito dal titolo “EU 2019-2024: Health Champions
Wanted” riguardo le sfide della politica sanitaria dell’Unione
Europea nei prossimi anni.

L’incontro è stato ospitato dalla sede del Parlamento Europeo nella capitale belga con l’intervento dei Deputati Peter Liese (PPE, Germania) e Sara Cerdas (S&D, Portogallo), entrambi medici di professione. L’obiettivo dell’evento è stato quello di mettere in rilievo le principali priorità della sanità pubblica, compreso l’accesso universale a un’assistenza sanitaria di alta qualità e sostenibile, la prevenzione delle malattie, la lotta contro le minacce sanitarie transfrontaliere e le disuguaglianze sanitarie, nonché una continua offerta di medicinali per i cittadini dell’UE. Sfide che richiedono un’azione urgente dell’Unione e lo stanziamento di fondi adeguati.

Marco
Landi ha sottolineato che gli Stati comunitari investono in
prevenzione solo il 3% del budget destinato alla spesa sanitaria
nazionale, che si traduce nello 0,2% del prodotto interno lordo medio
dei Paesi membri.

Il
dibattito ha rappresentato un’eccellente opportunità per
condividere diverse visioni con vari interlocutori interessati e per
definire come affrontare le principali sfide per la salute pubblica
europea. Gli Stati membri dell’UE possono aggiungere un reale
valore agli sforzi nazionali per migliorare l’efficacia dei sistemi
sanitari e fornire un’assistenza diretta al paziente nelle
rispettive comunità.

Landi ha evidenziato che si può e si deve fare meglio. Gli attori politici e i professionisti della sanità devono collaborare per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure. La centralità della salute deve sempre essere presa in considerazione nelle attività legislative, anche quando i provvedimenti a prima vista sembrano essere distinti da questa materia. L’intervento del Presidente del CED ha rappresentato, quindi, un monito al Parlamento Europeo per unire i propri sforzi e garantire che la politica sanitaria rimanga in cima all’agenda dell’UE per i prossimi anni.

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