Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza; sospensione e rinvio di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico; sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
Sono alcune delle misure più importanti, analoghe a quelle che saranno previste per le zone colpite dal coronavirus, e che il Friuli Venezia Giulia chiederà al Governo di poter adottare per il contenimento del rischio.
È quanto ha annunciato il governatore subito dopo la videoconferenza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Capo Dipartimento della Protezione civile e commissario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli. L’ordinanza dovrà essere firmata dal governatore e dal presidente del Consiglio dei ministri.
Il governatore era in collegamento dalla sala operativa della Protezione civile di Palmanova assieme al vicegovernatore con delega alla Salute e l’assessore all’Istruzione e ricerca, rappresentanti delle Forze armate, Ufficio scolastico regionale, del trasporto pubblico locale.
Il governatore ha posto la questione di non creare situazioni di disparità tra cittadini che vivono a pochi chilometri di distanza: la popolazione del Friuli occidentale ha infatti scambi quotidiani con il vicino Veneto ed è necessario, è stato sottolineato, che vengano adottate misure uniformi.
Le ordinanze della Regione Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia verranno condivise per consentire misure omogenee.
Tra le altre misure richieste dal Friuli Venezia Giulia vi sono la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero e la previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in regione da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
La Regione provvederà a diffondere ai cittadini le indicazioni circa la necessità di adottare misure igieniche per prevenire le malattie a diffusione respiratoria. ARC/EP/pph