L’ENPAM ha approntato le misure d’emergenza per i medici e gli odontoiatri che lavorano o abitano nella zona rossa del Covid-19.
MEDICI DI FRONTIERA
I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta affetti dal coronavirus o in quarantena riceveranno dall’ente previdenziale il ristoro degli oneri che devono sostenere per essere sostituiti. La misura, non prevista dai regolamenti in vigore, potrà essere attuata grazie all’impegno preso dal ministro del lavoro Nunzia Catalfo di lasciare agli enti di previdenza dei professionisti la facoltà di agire nell’emergenza, derogando all’obbligo di approvazione ministeriale preventiva delle loro delibere.
Allo stesso modo l’ENPAM potrà ristorare i mancati redditi dei medici di continuità assistenziale (guardia medica) e dei convenzionati del 118 non in condizione di lavorare.
Le misure potrebbero essere estese anche all’esterno della zona rossa per i medici di famiglia, pediatri, addetti alla continuità assistenziale ed emergenza messi formalmente in quarantena dall’autorità sanitaria.
“Incontrando il ministro del lavoro Catalfo per un vertice d’emergenza ho fatto presente l’importanza di tutelare i medici che stanno in trincea e anche i dipendenti di studio, che sono i primi a dover fronteggiare questa minaccia – ha detto Alberto Oliveti, presidente dell’ENPAM e dell’Adepp, l’associazione degli enti di previdenza privati –. Proteggere i professionisti che ci proteggono è la prima priorità”.
Per quanto riguarda i medici fiscali, che sono addetti a visite domiciliari, è stata indetta una riunione in ENPAM oggi pomeriggio alle 17.
Per domani mattina è stata invece convocata la commissione tra l’ente di previdenza e i sindacati firmatari della convenzione della medicina generale.
LIBERI PROFESSIONISTI
Ai medici e ai dentisti che svolgono esclusivamente la libera professione e che in questo periodo non possono lavorare, l’Ente invece erogherà un sussidio sostitutivo del reddito come previsto nei casi di calamità naturale. Il diritto scatterà per i liberi professionisti della zona rossa o, se posti in quarantena dall’autorità sanitaria, anche fuori da tale perimetro.
Nel caso si ammalassero e la patologia si protraesse nel tempo, dal trentunesimo giorno scatterà l’assegno per malattia, recentemente introdotto dall’Ente, pari all’80 per cento del reddito.
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
Infine per quanto riguarda la sospensione dei contributi previdenziali l’ENPAM applicherà le norme di legge emergenziali che saranno previste dallo Stato. L’ente dei medici e dei dentisti in questo momento sta seguendo l’iter per assicurare una reazione tempestiva.
Fonte: FNOMCeO
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