“La Commissione Albo Odontoiatri nazionale si affida all’iniziativa del Ministero della Salute, che ha proposto la proroga di un anno per il termine di cui all’articolo 13 del DPCM che istituì la figura dell’ Assistente di Studio Odontoiatrico”.
Ad affermarlo con convinzione è il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.
Ma cosa significa tale proposta? Facciamo un passo indietro. Scadeva ieri il termine, per gli Odontoiatri, per poter assumere un dipendente, con la qualifica contrattuale di Assistente di Studio Odontoiatrico (Aso), privo dell’apposito titolo, in deroga al DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 aprile del 2018, che istituì questa figura. Lo stesso DPCM prevedeva tale deroga, con la condizione che il dipendente acquisisse poi il titolo, tramite corsi accreditati dalle Regioni o da altri Enti. Corsi che sono stati però organizzati ‘a macchia di leopardo’ sul territorio italiano, con grandi differenze tra Regione e Regione. Poi, il blocco dovuto alla pandemia di Covid-19, che ha portato allo stop totale. Ora, la proposta del Ministero della Salute, accolta con favore dall’Odontoiatria italiana.
“Questa soluzione che, come Ente sussidiario dello Stato esponenziale della Professione Odontoiatrica, fortemente sosteniamo – conclude Iandolo – permetterebbe alle Regioni e agli altri Enti di organizzare la ripresa dei corsi nel migliore dei modi e, nel contempo, agli studi di poter riaprire con un organico adeguato alle mutate esigenze di salute dei cittadini. Attendiamo dunque con fiducia e a breve un riscontro dal Ministero”.
A cura di Ufficio Stampa Fnomceo