La costante attività di rappresentanza sindacale degli Odontoiatri di ANDI trova nuovi sviluppi in alcuni emendamenti al DL Agosto che ANDI ha presentato alle forze politiche.
Nei testi presentati, che ora affronteranno gli iter previsti per il loro esame e la auspicata approvazione parlamentare, si richiede innanzitutto una nuova specifica misura di credito d’imposta, limitata alle sole professioni sanitarie, per le spese di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione anti coronavirus. Una analoga iniziativa era già compresa nel Decreto rilancio, ma la possibilità di utilizzo di essa era aperta a tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore. Il credito previsto era in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, fino ad un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario (conseguentemente, l’ammontare massimo di spese riconosciute è 100.000 euro) e comunque entro il limite massimo di spesa fissato dalla legge in 200 milioni di euro.
A causa del rapporto tra gli importi richiesti dai contribuenti al 7 settembre 2020 (pari a 1.278.578.142 euro) la percentuale del 60 % di credito di imposta inizialmente prevista è scesa al 15%, come già denunciato dal Presidente ANDI Carlo Ghirlanda dopo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate (leggi qui),
Compatibilmente con i vincoli di bilancio si richiede dunque una nuova misura di legge, ovvero una proroga, in via transitoria fino al 31 dicembre 2021, del credito d’imposta del 60 % come previsto dall’art. 125 del D.L. 34/2020 e dell’esenzione IVA, per l’acquisto di mascherine chirurgiche e degli altri DPI come indicato all’articolo 19, comma 1, del DPR 633/1972, specificamente riservata ai soli laureati in medicina e chirurgia, odontoiatria, e alle professioni sanitarie, iscritti ai rispettivi Ordini professionali, che svolgono un lavoro nella impossibilità di rispettare la prassi del distanziamento “interbuccale” di oltre 1 metro.
Altri emendamenti prendono spunto dalla nota vicenda Dentix e richiedono al parlamento di intervenire perché non possano ulteriormente ripetersi analoghe situazioni, che sono le ultime in ordine di tempo di un elenco oramai troppo lungo.
“ Spetta ora al Parlamento agire per ratificare le soluzioni ai problemi di grande rilievo che abbiamo evidenziato tramite gli emendamenti presentati, alcuni dei quali riguardano i necessari incentivi per il diritto-dovere alla protezione personale da parte di tutti i professionisti sanitari che non possono rispettare, a causa delle cure delle quali sono responsabili, il distanziamento preventivo con i pazienti, e altri richiedono di agire per la conferma del diritto alla salute odontoiatrica da parte di tanti cittadini italiani che vengono raggirati da forme di esercizio commerciale della attività odontoiatrica che non devono potere continuare ad agire come ora accade nel nostro Paese- dichiara Carlo Ghirlanda, Presidente Nazionale ANDI– I problemi da noi evidenziati esigono interventi: spetta ora al Parlamento accogliere le nostre proposte e trasformarle in provvedimenti di legge che rappresenterebbero un segnale di riconosciuta attenzione e di tutela”.
L’approvazione del testo definitivo del DL agosto è prevista per il 13 ottobre.