Cosa ti dà la quota A

PENSIONE
La Quota A non garantisce solo una lunga lista di prestazioni assistenziali: infatti tutti i contributi versati tornano indietro sotto forma di pensione (calcolo contributivo o migliore).
Sai quanto prenderai? Entra nell’area riservata di www.enpam.it e controlla la tua ipotesi di pensione di Quota A. Moltiplica l’importo annuale per 15 (aspettativa di vita per gli uomini) o 17 (per le donne) e avrai il totale di quanto statisticamente ti restituirà l’Enpam, senza contare quello che pagherà agli eventuali familiari che prenderanno la reversibilità.
Sai quanto hai versato nel corso della tua vita professionale? Controlla il tuo estratto conto contributivo, sempre disponibile nell’area riservata.

LA QUOTA A PER ANDARE IN PENSIONE PRIMA
Gli anni di Quota A valgono per andare in pensione con il sistema del cumulo gratuito (es: un dipendente che ha 3 anni di Quota A prima dell’assunzione e 35 anni di carriera in ospedale, ha 3+35=38 anni di anzianità contributiva
Gli studenti che si iscrivono facoltativamente all’Enpam al 5° e 6° anno di università, hanno di fatto due anni di riscatto di laurea (a fronte di un contributo di neanche 10 euro al mese x 2 anni).

QUANTO COSTA IN REALTÀ?
Il contributo di Quota A varia in base all’età. Parte da circa 115 euro all’anno per gli studenti universitari di età inferiore a 30 anni fino a 1551,59 euro per gli iscritti al di sopra di 40 anni. Il costo reale però è più basso perché i contributi previdenziali si deducono integralmente dalle imposte.
Esempio: Medico di 50 anni, residente a Roma, con 80mila euro di reddito lordo apparentemente versa 1.551,59 euro di Quota A ma nella dichiarazione dei redditi recupera poi 732,82 euro (restituzione o abbattimento del 43% di Irpef, 3,33% di addizionale regionale e 0,9% di addizionale comunale) costo reale 818,77 euro.

MUTUI AGEVOLATI
Fino a 300mila euro a tasso fisso per acquistare la prima casa o lo studio professionale. I mutui sono studiati per i medici e gli odontoiatri fino a 40 anni di età. Condizioni di accesso agevolate che permettono la concessione anche a chi ha un reddito modesto.

GENITORIALITÀ
Assegno di maternità di almeno 6mila euro alle dottoresse che non hanno altre tutele. Bonus di 1.500 euro per le spese del primo anno di vita del bambino.

SUSSIDI
Aiuti a colleghi in situazioni economiche difficili (sussidio fino a circa 8.300 euro l’anno): il sussidio può scattare per interventi chirurgici, cure non a carico del Ssn, assistenza ad anziani, non autosufficienti, portatori di handicap, spese sostenute dal nucleo familiare per la malattia o il decesso dell’iscritto, spese funerarie, eventi imprevisti.
CALAMITÀ NATURALI

Fino a 18mila euro di aiuti a fondo perduto in caso di danni prima abitazione o allo studio professionale, ma anche a beni mobili come ad esempio automezzi, computer e attrezzature.
INABILITÀ ALLA PROFESSIONE

Garanzia di poter contare su un reddito di 15mila euro all’anno minimo in caso di inabilità assoluta e permanente alla professione. Questa tutela riguarda tutti, senza requisiti minimi di anzianità contributiva.

LTC
Assicurazione per il rischio non autosufficienza che, in aggiunta alla pensione, ti darà un assegno di 1.200 euro al mese esentasse vita natural durante (se acquistata individualmente questa polizza da sola costerebbe circa 400 euro annui).

REVERSIBILITÀ
La pensione Enpam è reversibile ai familiari che ne hanno diritto, con percentuali maggiori rispetto al sistema Inps. Es: coniuge: 70% della pensione invece del 60%. La pensione è cumulabile con altri redditi. Per gli orfani sono anche previste borse di studio.

Fonte: ENPAM Vedi prospetto originale QUI