Situazione a macchia di leopardo in Sicilia, ma con il programma di vaccinazione prioritario che include gli Odontoiatri, sia pubblici che privati. Lo conferma il Segretario sindacale regionale, Luigi Burruano.
Dott. Burruano, qual è la situazione vaccini in Sicilia, per il settore odontoiatrico?
In Sicilia, grazie all’impegno di ANDI e della Federazione OMCe0 SICILIA, siamo riusciti ad ottenere da parte dell’Assessore Razza l’apertura alla vaccinazione dei Medici liberi professionisti e agli Odontoiatri nella fase prioritaria, già avviata sia per gli Odontoiatri che fanno parte del sistema sanitario nazionale, che per i liberi professionisti. Allo stato attuale, anche a causa della mancanza di vaccini, così come avvenuto un po’ in tutta Italia, alcuni sono in attesa della prima dose, altri della seconda, anche se non c’è una situazione omogenea in tutta la Regione, essendo le vaccinazioni partite solo a gennaio inoltrato.
Va comunque sottolineato il traguardo del nulla osta assessoriale regionale ottenuto non solo per la vaccinazione dei Medici Odontoiatri e dei liberi professionisti ma anche del personale di studio. Risultato che ha consentito ai vari OMCeO provinciali di predisporre un link attraverso il quale tutti gli iscritti possono richiedere la vaccinazione per sé e per i propri dipendenti.
Un suo commento sulle misure di sicurezza e sui protocolli all’interno degli studi odontoiatrici. Come Odontoiatra privato cosa proporrebbe? Quali modifiche attuerebbe?
Come ANDI ci siamo attivati sin da subito per sensibilizzare i colleghi nel mettere in atto le linee guida ministeriali. Alla luce di ciò, mi sento di dire che gli studi odontoiatrici sono indubbiamente luoghi sicuri e che la percentuale di contagi all’interno di essi è prossima allo zero. Le misure che sono state suggerite da marzo ad oggi si sono dimostrate molto efficaci e permettono di lavorare in sicurezza in questa delicata situazione pandemica.
In che modo la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto sulla capacità di fornire assistenza?
La necessità di dover ottemperare a tutta una serie di passaggi riportati nelle indicazioni operative, per garantire un elevato livello di sicurezza anti COVID-19, ha sicuramente rallentato i tempi di intervento tra un paziente e l’altro. C’è stato un indubbio calo lavorativo negli studi e questo è dovuto anche alle varie limitazioni alla circolazione che si sono succedute in Sicilia, passata da zona arancione a rossa e viceversa.
Questo ha influito prevalentemente sulla programmazione di quelle terapie che richiedono più tempo e che, necessariamente, sono state un po’ rallentate. Siamo riusciti comunque ad essere sempre presenti e ad assicurare continuità assistenziale: questo è l’impegno che ogni giorno offriamo come Medici Odontoiatri, per etica e per l’alto senso di responsabilità nei confronti dei pazienti.