Il congresso “Digitalizzazione dello studio dentistico: obiettivi, strumenti e vantaggi” organizzato all’ hotel Galileo di Padova dal Dipartimento regionale ANDI Veneto ha rappresentanto non soltanto l’occasione per affrontare un tema, quello della transizione digitale, cruciale nel “ridisegnare” l’Odontoiatria che verrà, ma anche per dibattere, alla presenza dei vertici nazionali dell’Associazione, alcune tematiche sul futuro della professione in generale.
La sburocratizzazione degli studi, la necessità di gestire al meglio il passaggio generazionale, mediando tra dentisti senior e dentisti junior, il mondo “welfare ANDI”, che vede il FAS come snodo centrale, sono forse i punti più importanti – ha detto il presidente di ANDI Veneto, Federico Zanetti – In particolare, il Fondo ANDI Salute sta creando i presupposti affinchè ci sia un maggior flusso di pazienti all’interno degli studi, senza intaccare il rapporto medico-paziente e lasciando integro il principio della libera scelta.
Con il FAS – ha sottolineato il presidente nazionale di ANDI, Carlo Ghirlanda – puntiamo essenzialmente a mettere in campo una politica di sostenibilità a favore del paziente per favorire il suo accesso alla prestazione odontoiatrica a minor costo, perchè siamo consapevoli che quello del costo costituisca un problema per tutti. Ma per farlo abbiamo bisogno di riforme anche legislative che rendano effettivo il principio della libera scelta.
Da qui, le richieste al nuovo Esecutivo. Le richieste al Governo – ha aggiunto Ghirlanda – sono legate alla consapevolezza del momento: le libere professioni, oggi hanno bisogno di incentivi per sostenere il peso economico della crisi energetica e il calo dei consumi che si sta prospettando. ANDI si farà parte attiva nel rappresentare a coloro che decidono una professione odontoiatrica che va inquadrata in una cornice di sostenibilità economica che i costi gestionali, fiscali ed imprenditoriali mettono a rischio.
Significativa, in tal senso, la presenza ai lavori del congresso dell’Assessora del Comune di Padova, Margherita Cera e del Consigliere della Regione Veneto, Alberto Villanova.
Dal punto di vista della transizione digitale degli studi, il presidente Zanetti ha ricordato come l’informatizzazione non sia il futuro, ma il presente degli studi, perchè la digitalizzazione è già in atto anche se procede ad una velocità inferiore a quella necessaria.
Tutti i nostri studi stanno andando avanti verso la transizione digitale – ha sottolineato Ghirlanda -. Ciò rende, da un lato, più oggettiva la prestazione sanitaria e, dall’altro, permette di coltivare sempre meglio la relazione con il paziente, in modo da poterlo seguire e prendere in carico in maniera sempre più adeguata.