Il Presidente di ANDI Treviso, Dario Danella, dopo aver tracciato sulle pagine de La Tribuna di Treviso il quadro relativo alle catene odontoiatriche commerciali e al fenomeno del “turismo odontoiatrico”, riprende l’argomento per ANDIOGGI.
In provincia di Treviso, come in molte altre zone d’Italia, sono in aumento le cliniche dentistiche strutturate, le c.d. catene “low cost”, che propongono prestazioni mediche a prezzi civetta reclamizzate attraverso pubblicità che spesso possono risultare fuorvianti per i cittadini.
Si tratta di un fenomeno che si affianca a quello dei viaggi nell’Est Europa, dove i pazienti, agganciati da pubblicità molto aggressive, vengono convinti ad affrontare trasferte, a volte pagate dalle stesse cliniche, per sottoporsi in poche ore a interventi riabilitativi che avrebbero, invece, bisogno di tempi biologici molto più lunghi, con tutte le problematiche connesse all’assistenza a medio-lungo termine, così come risulta dai diversi casi che, poi, si presentano nei nostri studi a causa delle problematiche conseguenti all’intervento, nell’impossibilità di tornare (per ovvie ragioni logistiche) da chi lo aveva eseguito.
Si può ipotizzare che, in questa tipologia di strutture, l’esigenza di ammortizzare nel più breve tempo possibile i costi e rendere remunerativa la trasferta per tutti, possa portare i colleghi che vi operano, ad una sudditanza decisionale che potrebbe limitarne la libertà diagnostica, rispetto alle esigenze economiche. Altrettanto, un simile approccio si antepone alla scelta che dovrebbe essere prioritaria e imprescindibile di terapie che permettano la gestione delle problematiche croniche ed i controlli a medio e lungo termine, giovandosi della certezza di un proprio medico di fiducia e di riferimento, opzione che in queste realtà non può essere una libera scelta.
I dentisti ANDI Treviso si propongono con un modello diverso, che passa attraverso la completa presa in carico del paziente, affrontando le sue specifiche problematiche per riportarlo ad uno stato di benessere clinico, fisico e sociale.
Effettuare gli interventi in maniera ragionata e specifica per il singolo caso, rispettare i tempi biologici di recupero per il paziente e pianificare assieme i controlli e il mantenimento periodico nel tempo, sono alla base del rapporto fiduciario che deve guidare il cittadino nella libera scelta del proprio curante.
Come ANDI Treviso riteniamo, infine, fondamentale normare in tutte le regioni in egual maniera le Società Tra Professionisti (STP) così da renderle un modello societario; a patto, però, che diventino al contempo anche il modello economico-societario più vantaggioso per i professionisti che intraprendono un processo di aggregazione, garantendo la possibilità vigilanza e di intervento da parte degli Ordini territorialmente competenti.
ANDI Treviso si propone da tempo come interlocutore di categoria verso le istituzioni per tutelare la salute orale dei cittadini e per sostenere l’accesso alle cure per le classi sociali più svantaggiate.