Con il costante aumento della incidenza di nuove infezioni, il conseguente accrescimento dei casi positivi tra i cittadini della regione Lazio, il Presidente Zingaretti ha recepito da subito, attraverso una specifica Ordinanza regionale, le normative decise dal Governo. Tra gli elementi essenziali il test antigenico rapido che, se positivo, non deve essere confermato dal test molecolare, il quale viene effettuato solo su richiesta del medico in base alla valutazione dei sintomi.
Per quanto riguarda la quarantena e le differenziazioni in base al tipo di contatto e dell’eventuale positività, la Regione Lazio ha predisposto uno specchietto che sintetizza la norma applicata.
Nello specifico l’ordinanza prevede che:
- per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 un test antigenico positivo non necessiti di conferma con test RT-PCR (molecolare) per la definizione di caso confermato COVID-19 secondo quanto stabilito dalla Circolare del Ministero della Salute 11.08.2021 e conseguente disposizione di isolamento; e che un test antigenico negativo in soggetti sintomatici necessiterà di conferma con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni o con metodica RT-PCR (molecolare), esclusivamente sulla base della valutazione clinica (p.es presenza e gravità dei sintomi) ed epidemiologica del caso;
- il test antigenico potrà essere utilizzato per la valutazione del termine dell’isolamento di un caso confermato COVID-19, ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia;
- l’utilizzo del test antigenico nei soggetti contatti dei casi positivi per la valutazione del termine della quarantena ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia;
- tutti i soggetti autorizzati alla esecuzione di test antigenici (es. Farmacie, Laboratori) dovranno garantire, anche in considerazione di quanto sopra evidenziato, l’inserimento dei dati relativi ai test antigenici rapidi nei sistemi informatici regionali, al fine di permettere la tempestiva presa in carico dei casi positivi;
- le attività di presa in carico e tracciamento dovranno essere prioritariamente orientate alla valutazione clinica ed epidemiologica dei seguenti casi:
– Persone a rischio aumentato di forme gravi di COVID-19, incluse le persone non vaccinate;
– Persone che vivono, lavorano, visitano o offrono servizi a persone ad elevato rischio di forme gravi di COVID-19;
– Persone (contatti) che vivono insieme o che forniscono assistenza al caso positivo;
– Persone che vivono, lavorano o visitano comunità chiuse, ambienti lavorativi affollati o eventi/contesti ad alto rischio di estesa diffusione virale;
– Focolai o cluster già conosciuti.
L’ordinanza infine prevede che le Aziende Sanitarie Locali (ASL) del Lazio diano seguito alle indicazioni previste attraverso le opportune attività di tracciamento e l’estensione per l’accesso alle strutture sanitarie (es. Ospedali, Case di Cura, Ambulatori, etc…) del Super green pass, ovvero con doppia dose di vaccino e dose booster.
Fonte: Regione Lazio