In virtù dell’emendamento a prima firma di Andrea de Bertoldi, nella Legge di Bilancio è ora previsto lo slittamento delle scadenze fiscali in caso di malattia del professionista.
La manovra 2022 estende, dunque, il perimetro della copertura per malattia dei liberi professionisti. Ad usufruire di questa tutela non saranno più solamente gli eventi conseguenti al Covid, ma tutte le malattie e gli infortuni gravi, anche se avvenuti fuori dal luogo di lavoro.
L’emendamento rappresenta il secondo, importante, passo per il riconoscimento del diritto alla malattia per i professionisti. Il primo era stato ad aprile 2021, con il Dl Sostegni bis, che però circoscriveva lo slittamento esclusivamente ai casi collegati al Covid e ai relativi periodi di quarantena.
In sostanza, in caso di malattia, infortunio o intervento chirurgico e per tutti i professionisti che comportano una inabilità temporanea oltre i tre giorni scatta l’esonero temporaneo da responsabilità e sanzioni per mancato rispetto delle scadenze.
La deroga vale solo per le scadenze fiscali, dunque, per i versamenti di imposte; non sono, invece, ricompresi gli adempimenti extra tributari: ad esempio le scadenze previdenziali e quelle giudiziarie e scatta per i soli professionisti ordinistici.
La sospensione dei termini non blocca gli interessi legali sulle somme dilazionate, che per il 2022 saliranno all’1,25%, dopo che il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ne ha decretato l’innalzamento dal precedente 0,1% all’attuale 1,25% (Leggi QUI).