Dalla Dieta Mediterranea all’antibiotico resistenza, passando per un sistema di decontribuzione che consenta a medici di medicina generale e odontoiatri di essere sempre più una risorsa per il Paese.
Valorizzare la Dieta Mediterranea, da sempre riconosciuta come modello alimentare equilibrato e salutare, e promuovere il consumo di alimenti sani e di origine naturale, che hanno un impatto positivo sulla salute. Sono solo alcuni dei temi sui quali la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) hanno avuto modo di confrontarsi, nel corso di questa mattinata, con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, anche alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Marcello Gemmato.
Medici di medicina generale e odontoiatri hanno espresso pieno accordo rispetto alle posizioni di Governo nel voler tutelare e valorizzare un’alimentazione naturale, che punti al recupero di tutte le caratteristiche che a livello mondiale fanno della Dieta Mediterranea, di cui l’Italia è la culla, un elemento di longevità e salute. Diffidenti, al contrario, rispetto a modelli alimentari che ad oggi lasciano aperti diversi punti interrogativi e sono da verificare in termini di efficacia ed efficienza a lungo termine sulla salute.
Nel corso della mattinata, il segretario generale di FIMMG, Silvestro Scotti ha poi messo in luce un altro tema di grande impatto per la salute dei cittadini, ma anche per le finanze pubbliche: «Ho sottolineato la necessità che si ragioni anche su progetti interministeriali rispetto all’antibiotico resistenza per il controllo nell’uso degli antibiotici e per l’eventuale contaminazione degli alimenti attraverso l’uso dei concimi o delle acque reflue».
“È ben noto quanto le patologie di origine dentale possano influire nella prescrizione di antibiotici. Si tratta di un tema che coinvolge in una stretta intesa odontoiatri e medici di famiglia, che insieme possono agire nel territorio per ridurre l’uso e l’abuso di tali farmaci. ” – evidenzia Carlo Ghirlanda Presidente nazionale ANDI.
A latere di questa discussione, considerando di essere in presenza di due autorevoli rappresentanti politici di Fratelli d’Italia, principale partito di governo, FIMMG e ANDI hanno poi affrontato la questione del sostegno ai professionisti della salute che lavorano con partita IVA, sia rispetto al caro energia, sia rispetto alla possibilità di generare nuove risorse per il PIL del Paese in forma diretta e indiretta.
«Serve una politica di Governo che elabori con un intervento interministeriale – ribadiscono Scotti e Ghirlanda – progetti ad hoc su modelli di semplificazione, defiscalizzazione su investimenti dei professionisti e decontribuzione sulle assunzioni di personale da applicare ad aree professionali sanitarie come quelle rappresentate da FIMMG e ANDI. Interventi che riguardino quei professionisti, insomma, che partecipano al soddisfacimento dei Lea per consentire che il sistema tenga e diventi sempre più efficiente».