16 istruttori di Basic Life Defibrillation targati ANDI Giovani, 20 volontari dell’ACSE fra odontoiatri e operatori, 1 azienda, Cardiac Science Italia, che crede nell’importanza della responsabilità sociale.
Ecco i numeri e i protagonisti di un’operazione che all’inizio di settembre ha saputo unire perfettamente l’aggiornamento obbligatorio biennale dei giovani istruttori soci ANDI e l’insegnamento delle manovre salvavita ai volontari che quotidianamente offrono assistenza ai più deboli presso l’ambulatorio romano dell’ACSE – Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi.
Da oltre sei anni la nostra Fondazione, grazie al coordinamento del dottor Giuseppe Teofili, nostro consigliere e direttore sanitario del servizio di odontoiatria presso la struttura, è attiva con i propri volontari nel presidio medico dei padri comboniani, divenuto il punto di riferimento per migranti e persone in condizioni di disagio e fragilità sociale, per offrire loro cure odontoiatriche gratuite. È infatti anche grazie al nostro lavoro che ogni anno quasi 2.500 pazienti, di oltre 80 nazionalità diverse, ricevono quelle prestazioni che normalmente sarebbero loro negate.
Ora con la collaborazione di Cardiac Science e la sua generosa donazione di un defibrillatore abbiamo contribuito a rendere questo spazio un luogo più sicuro perché cardio-protetto. Da qui è poi nata l’esigenza di formare alle manovre salvavita e al primo soccorso volontari e operatori per garantire a chiunque varchi la soglia della struttura non solo le cure odontoiatriche ma anche l’immediatezza dei soccorsi in caso di arresto cardiaco. Per questo abbiamo organizzato presso l’ambulatorio due speciali giornate di formazione. Da una parte coinvolgendo gli istruttori del progetto ANDI Giovani certificatisi nel 2016, che qui hanno potuto partecipare a un incontro loro dedicato per l’aggiornamento biennale obbligatorio, e dall’altra i volontari che hanno ricevuto gratuitamente la formazione proprio dai giovani istruttori.
Per i sedici soci ANDI è stata l’occasione per incontrarsi nuovamente, condividere esperienze e “best practices”, scambiarsi pareri e opinioni ma soprattutto, come da procedura per il rinnovo dell’abilitazione, per essere aggiornati dai Faculty American Heart sulle nuove linee guida e modalità di erogazione. Per i volontari ACSE si è trattato di un fondamentale passo per apprendere “sul campo” le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e per imparare a utilizzare, con competenza e al momento giusto, il defibrillatore a loro disposizione.
Come Fondazione ANDI siamo davvero entusiasti di come si sono svolte queste giornate e di aver contribuito a incrementare sia la cultura del soccorso sia a cardio-proteggere un ambiente di lavoro così particolare. Un aspetto che non possiamo trascurare e che diventa sempre più importante per noi, per i nostri collaborati e per i nostri pazienti.
Sicuri di non voler fare lo stesso nel vostro studio?
Ci auguriamo che i nostri 16 istruttori, insieme agli altri 21 formati a maggio di quest’anno, siano sempre più spesso reclutati dalle loro sezioni provinciali, così da portare avanti e diffondere il progetto “Aiutiamo a salvare vite”, proseguendo nell’impegno di alfabetizzazione per la gestione della prima urgenza.
Per info potete chiamare la segreteria di Fondazione ANDI onlus al numero 02 30461080 oppure scrivere a segreteria@fondazioneandi.org.