I dati ufficiali sull’evasione odontoiatrica, ricavabili dalle verifiche fiscali effettuate dagli organismi di controllo e confermati nell’annuale report di Pit Salute, elaborato da “Cittadinanza attiva”, attestano l’evasione accertata in percentuali assolutamente minime (3-5%) e ben più basse rispetto ad altre realtà. Insomma ANDI non difende chi non è corretto nei confronti del fisco ed è costantemente impegnata a collaborare con l’Agenzia delle Entrate affinché gli studi di settore degli odontoiatri “fotografino” realmente la realtà fiscale dei propri iscritti, peraltro in una situazione di grave sofferenza a causa del sempre minore numero di accessi agli ambulatori da parte dei cittadini pazienti per la grave crisi economica in atto, ma non accetta che i dentisti siano “etichettati” come evasori attraverso la diffusione di dati sensazionalistici ed infondati.
Roma, 10 novembre 2008