Si terrà sabato 25 febbraio il secondo incontro culturale 2023 di ANDI Napoli, dal titolo “Problematiche Cliniche e Tecniche Operative nel Trattamento Interdisciplinare Odontoiatrico”, valido per 8 crediti ECM. Il Presidente di ANDI Napoli, Luigi Russo, descrive gli aspetti principali dell’evento
Ancora una volta – dichiara Russo – ANDI Napoli sceglie una location di prestigio a far da cornice alle proprie attività culturali: la sala del lazzaretto del complesso monumentale di Santa Maria della Pace, un maestoso edificio conventuale del ‘500 con funzioni sanitarie, nel quale l’Ordine mendicante, i Benemeriti di San Giovanni di Dio, da noi noti come Fatebenefratelli, accoglieva i malati di peste con un doppio impegno, religioso e sanitario. La sala del lazzaretto è la testimonianza reale di un luogo di dolore trasformato in un’opera d’arte.
Un gruppo di autorevoli relatori, coordinati da Enzo Vaia, prendendo spunto da un unico caso tipico della routine quotidiana della professione, che però ad una attenta analisi rivela una serie di insidie capaci di trasformare un caso apparentemente semplice in sicuro e problematico insuccesso, affronteranno, ognuno con le proprie competenze, le diverse prospettive della nostra professione. Il coordinatore sarà affiancato da Giorgio Vittoria per l’endodonzia, Vincenzo Iorio Siciliano per la parodontologia, Marino Musilli per l’ortodonzia e Rosario Prisco per la protesi. Completeranno la giornata gli interventi di Elena Andolfi, igienista dentale, e di Sergio Cimmino, odontotecnico, per le discipline di loro competenza.
Con ANDI Napoli l’aggiornamento culturale varca le soglie della competenza medica odontoiatrica: dopo la chiusura dei lavori tutti i partecipanti, accompagnati dal direttore scientifico del Museo Arti Sanitarie, Gennaro Rispoli, avranno facoltà di partecipare ad una visita guidata al museo che ripercorre la storia della medicina a Napoli dal 1600 fino al periodo del medico Santo Giuseppe Moscati. Presso il museo è ubicata anche la storica farmacia degli incurabili – conclude il Presidente di ANDI Napoli -, un capolavoro barocco perfettamente conservato che vale assolutamente la pena visitare.