Tradizionalmente da sempre infatti – sottolinea Callioni — tale ruolo spetta a Sindacati o ad Associazioni di categoria, quale è appunto l’ANDI (la maggiore e più autorevole associazione di odontoiatri con oltre 22 mila iscritti), piuttosto che, come in questo caso, ad organi ausiliari dello Stato quale la Fnomceo. Con l’iniziativa in oggetto, fortemente ricercata da ANDI, l’Associazione vuole offrire una concreta risposta ai cittadini italiani in termini di fattivo contributo, salvaguardando la dignità del cittadino-paziente e degli iscritti ANDI che aderiranno volontariamente, alle lacune, principalmente attribuibili agli elevati costi che l’odontoiatria di qualità prevede, del Servizio Sanitario Nazionale, rispetto alla domanda di salute orale dei cittadini più disagiati. Certamente tale accordo risulta essere l’unica concreta proposta realmente sostenibile. Ogni altra considerazione nessun contributo porta ai termini di un problema particolarmente sentito dei cittadini italiani.
Roma, 4 gennaio 2008