Lo scorso 17 settembre si è svolta la riunione tra ANDI, Agenzia delle Entrate e SO.SE. per mettere a punto gli indicatori ISA per il 2021 per il settore odontoiatrico. Anche in questa circostanza ANDI ha rappresentato da sola l’intero settore.
L’occasione è stata propizia per chiarire ancor meglio il significato del voto contrario espresso da ANDI nello scorso mese di aprile in occasione dell’approvazione dei correttivi COVID per il periodo d’imposta 2020 e per illustrare nuovamente le specificità del settore odontoiatrico. L’Agenzia non ha escluso un nuovo intervento correttivo COVID per il 2021. L’argomento verrà ritrattato a inizio 2022 perché AE ritiene di ottenere ulteriori dati riguardo l’intero periodo d’imposta.
Questi i principali temi sostenuti da ANDI nel corso dell’incontro:
- è stata ribadita l’urgenza di adottare percorsi metodologici nettamente differenziati per l’elaborazione degli indici per il lavoro autonomo e per l’attività d’impresa all’interno del nostro unico ISA;
- è stata confermata l’introduzione, a partire dal 2021 ed in seguito alle sollecitazioni di ANDI, della variabile consistente nella prevalenza nell’attività professionale dell’igiene e prevenzione e dell’odontoiatria conservativa. Questi tipi di attività, meno remunerativi rispetto agli altri, saranno calcolati con una variabile negativa che diminuirà l’aspettativa di volume d’affari e reddito.
- sono stati formalmente richiesti ulteriori dati ISA relativi al periodo d’imposta 2019 (i più recenti, da poco pubblicati) assolutamente necessari per una riflessione più approfondita sui primi anni di applicazione ISA nel settore odontoiatrico.