Su iniziativa del Consiglio Direttivo ANDI è stata avviata una intensa attività di scambio epistolare con le maggiori associazioni dentistiche del mondo ed in particolare dei Paesi dove la esperienza COVI-19 è avvenuta prima che in Italia , nella convinzione che solo mettendo in comune i dati raccolti e unendo gli sforzi si possa uscire dalla crisi nel miglior modo possibile. Le associazioni dell’Estremo Oriente – Cina, Giappone, Sud Corea e Hong Kong – hanno raccolto con tempestività e generosità questa scelta, inaugurando un ricco scambio di contatti. La associazione dentale Coreana ha inviato un protocollo di interventi da attuare nello studio odontoiatrico definito in base alle loro conoscenze sviluppate nel corso della fase di pandemia in Corea. Il presidente della Japan Dental Association, Professor Kenro Hori, ha manifestato la sua più completa disponibilità a collaborare, ora e in futuro, con ANDI e i suoi associati. Anche in Giappone, alle prese con una fase iniziale del contagio, il personale medico affronta le stesse problematiche a cui in Italia molti colleghi hanno nelle settimane passate dovuto trovar risposta: come gestire pazienti possibilmente infetti, come gestire l’attività ridotta, come somministrare cure restando in sicurezza. Soprattutto, a impensierire restano i modi, e i tempi, che saranno necessari per uscire da questa emergenza.
“ E’ nelle difficoltà comuni che si sviluppano le più solide opportunità e collaborazioni – afferma
Carlo Ghirlanda Presidente nazionale ANDI – La condivisione in tempo reale delle conoscenze, delle ricerche in corso e dei loro risultati rappresenta un esempio concreto della volontà universale di solidarietà per superare al meglio e nel più breve tempo possibile questo flagello. Un esempio di responsabilità solidale che dovrebbe suscitare anche in altri ambiti analoghi interventi per sostenere le risposte oggi necessarie per aiutare tutti i cittadini europei”