Il bilancio 2022 di ANDI Valle d’Aosta è sicuramente positivo – dichiara Madiai –, ed il mio mandato rappresenta la continuazione di quanto già fatto dal Presidente uscente Luciano Demaestri nei due precedenti. Il nostro direttivo, molto affiatato e caratterizzato dall’esperienza dei colleghi che lo compongono, lavora in piena sinergia, in linea con l’operato di ANDI nazionale. L’attività culturale sul nostro territorio riscuote interesse, mentre da un punto di vista sindacale aggiorniamo costantemente i Soci, cercando, soprattutto, di sensibilizzare i giovani.
L’obiettivo primario di ANDI Valle d’Aosta rimane il passaggio generazionale, tema complesso per il quale lavoriamo in totale coordinamento con le direttive di ANDI nazionale. C’è, purtroppo, poca ricettività da parte dei più giovani ed il ricambio è in parte penalizzato dal numero limitato dei Soci, rispetto alle Sezioni più grandi in cui questo passaggio avviene fisiologicamente. È necessario, quindi, incentivare i giovani, cercando di snellire gli aspetti burocratici che certamente li penalizzano.
Per quanto concerne l’ambito politico, lavoriamo in linea con la Regione Autonoma Valle d’Aosta e, da un punto di vista legislativo, non rileviamo particolari difficoltà. Manteniamo un equilibro costante tra le nostre forze e quelle politiche ed in una regione come la nostra ciò rappresenta certamente un aspetto positivo. Relativamente alla situazione economica, invece, rileviamo uno scenario non privo di complicanze. Nonostante sul territorio i residenti valdostani siano solamente circa 120 mila, come un quartiere di una grande città, la popolazione è stata messa in difficoltà dalla pandemia e dalla crisi climatica che penalizza il settore turistico. Aspetti – conclude Madiai – che stanno indubbiamente caratterizzando il contesto economico della nostra regione.