Risultato più che incoraggiante quello che è emerso durante l’Assemblea nazionale dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri che, sabato 27 aprile, ha approvato con 171 voti favorevoli, 2 astenuti e nessun contrario, il bilancio consuntivo 2018.
“I dati più eclatanti riguardano l’importante attivo previdenziale emerso tra le contribuzioni e le pensioni pagate, di oltre 1,3 miliardi – conferma il vicepresidente ENPAM Giampiero Malagnino – ben oltre le già ottime previsioni che ipotizzavano un saldo di poco inferiore al miliardo. Più in dettaglio, la gestione previdenziale mostra un saldo positivo di 1,16 miliardi nonostante l’aumento delle prestazioni erogate. Altrettanto positivo il conto patrimoniale, attivo per circa 229 milioni, al netto delle spese.”
Si tratta di un risultato che assume un particolare significato, considerando come il 2018 si possa annoverare a buon titolo tra gli anni terribili per i mercati, con un trimestre conclusivo che ha registrato andamenti negativi per la quasi totalità degli asset mondiali, oro compreso.
La gestione finanziaria dell’Ente si è confermata particolarmente prudente e oculata, consentendo di contribuire al risultato complessivo con quasi 144 milioni, contro una stima preventiva di 101,3.
“Anche dal punto di vista del welfare – aggiunge Malagnino – quella del 2018 si può considerare un’annata decisamente positiva per ENPAM, essendo riusciti ad andare incontro alle esigenze dei contribuenti con un rimborso, in caso di inabilità temporanea, dal 31° giorno fino ai 2 anni. Hanno accesso a tale strumento tutti i professionisti che hanno versato la quota B negli ultimi 3 anni.”
Circa 900 gli assegni per la natalità erogati, di 1.500 euro ciascuno, mentre tutti gli iscritti che avevano meno di 70 anni al 31 luglio 2016, avranno diritto a un contributo di 1035€ mensili esentasse, in caso di non autosufficienza.
Ulteriori misure, in particolare rivolte ai più giovani, sono in via di studio e si auspica possano venire confermate al più presto.