Il Decreto Rilancio introduce, con l’art. 25, un particolare contributo a fondo perduto per esercenti attività d’impresa, lavoro autonomo e titolari di diritto agrario.
Dall’esame del testo pubblicato restano però esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse private di previdenza.
Il decreto conferma, per i liberi professionisti iscritti alle casse private di previdenza, l’indennità di 600 euro. Il reddito di ultima istanza, per coloro che hanno i requisiti stabiliti per l’indennità di marzo, viene quindi confermato per i mesi di aprile e maggio 2020; vengono però esclusi dalla misura i titolari di lavoro subordinato a tempo indeterminato e i titolari di pensione. Si rimane comunque in attesa di un decreto attuativo del Ministero del Lavoro che renda operativo il bonus, precisando nuovamente i requisiti dei beneficiari potenziali.