Possono tirare un sospiro di sollievo medici e odontoiatri che il prossimo 30 settembre avrebbero dovuto riprendere il pagamento dei contributi previdenziali sospesi per l’emergenza Covid-19.
L’Enpam valuta infatti un rinvio ulteriore delle scadenze per i versamenti. Il tema sarà affrontato dal consiglio di amministrazione dell’Ente, fissato per il 17 settembre. La decisione dovrà comunque ottenere il via libera dei ministeri vigilanti.
“Se è vero che la legge impone a tutti il pagamento dei contributi per non ritrovarsi con buchi contributivi e con la perdita di anni di anzianità necessari per andare in pensione, il nostro Ente – ha affermato il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – sta facendo comunque tutto ciò che le norme consentono per andare incontro alle esigenze dei tanti iscritti ancora alle prese con le difficoltà della crisi economica post Covid-19. In questo senso riteniamo che un ulteriore rinvio delle scadenze possa essere il modo migliore affinché il versamento dei contributi slitti verso un periodo in cui le difficoltà finanziarie possano essersi, almeno in parte, attenuate”.
Al provvedimento saranno interessati coloro che devono versare la Quota A di quest’anno, ma anche quei camici bianchi che devono ancora saldare le ultime due rate della Quota B dell’anno scorso.
Dunque nessun timore da parte di quegli iscritti che nei prossimi giorni non dovessero trovare online i bollettini Mav della Quota A. Per evitare confusione infatti, l’Enpam, a tempo debito, metterà a disposizione i nuovi bollettini direttamente con le nuove scadenze che saranno fissate nel prossimo Cda.
Ancora più tranquilla poi la situazione di chi ha optato per la domiciliazione bancaria dei versamenti. A loro non verrà prelevato neanche un euro dal conto fino a quando non saranno stati decisi i nuovi termini. Chi infatti sceglie l’addebito diretto dei contributi ha sempre la garanzia che i soldi verranno prelevati nell’ultimo giorno utile, beneficiando appieno dei rinvii delle scadenze.
“Nel corso della riunione del prossimo CdA sosterrò ulteriormente la necessità di tale misura – afferma Carlo Ghirlanda Presidente nazionale ANDI e componente del CdA ENPAM- pur conoscendo il positivo pensiero che il Presidente Oliveti e tutto il CdA della Fondazione già nutre per tale disposizione. Attendiamo con fiducia il parere dei Ministeri vigilanti.”