Si conclude il World Congress FDI americano con un report corposo di attività trattate e deliberate, che andranno a ricadere su iniziative e regole negli stati di tutto il mondo, Italia compresa, nel corso del prossimo anno, in attesa del nuovo appuntamento del 2020, previsto a Shanghai.
La delegazione ANDI, guidata dal Vicepresidente Ferruccio Berto, era composta da Edoardo Cavallè, Pasquale di Maggio, Corrado Bondi e da Angela Rovera, mentre Fondazione ANDI Onlus è stata rappresentata dal suo Presidente Evangelista Giovanni Mancini.
“Il ruolo di ANDI e dell’Italia si è confermato importante – dichiara Ferruccio Berto – sia in seno alle varie attività, che nell’ottica di collaborazioni internazionali sottoscritte o avviate. Tengo a sottolineare i due accordi firmati a San Francisco, con l’associazione tedesca BZÄK e con l’associazione dei dentisti russi, che rappresentano per ANDI due importanti scambi culturali e scientifici e che sarà ratificato il 28 ottobre a San Pietroburgo dal Presidente Carlo Ghirlanda.
L’Associazione ha partecipato a questo evento con la consueta attenzione, in considerazione della possibilità di confronto con le diverse realtà internazionali omologhe, ma soprattutto con il fine di portare un adeguato contributo alla discussione e alle raccomandazioni cliniche deliberate, che andranno inevitabilmente ad impattare sulla pratica quotidiana dei diversi stati”.
Altrettanto soddisfatto il commento di Mancini, che ha sottolineato “la rilevanza dell’adesione di Fondazione ANDI Onlus quale Supporting Membership FDI, avvenuta, peraltro, con una votazione praticamente plebiscitaria. Una collaborazione che porterà certamente all’apertura di nuovi orizzonti internazionali e a una scambio costante di informazioni e conoscenze. Inoltre, oltre al riconoscimento del lavoro svolto in tutti questi anni da Fondazione, altro motivo di orgoglio è l’aver constatato come gran parte dei nostri progetti fossero corrispondenti a quelli inseriti da tempo nell’agenda FDI. Insomma, aver avuto l’ennesima prova di essere sulla giusta strada, mi fa rientrare in Italia ancor più motivato nel continuare a promuovere i progetti di Fondazione e a svilupparne dei nuovi, nel nome e per conto di un odontoiatria sempre più attenta ai bisogni di tutti le persone, anche di quelle meno fortunate”.
Nel corso degli appuntamenti americani sono stati presentati i report sulle iniziative che FDI sostiene, come il World Oral Health Day, in calendario a marzo o il programma Oral Cancer Prevention declinato in Italia con l’Oral Cancer Day. Tra le attività che sono state presentate vanno ricordate quella dedicata alla campagna di divulgazione del corretto spazzolamento dentale, Brush Day & Night Partnership, anziché il Whole Mouth Health Project, per una visione a 360° della salute orale.
Carattere di estrema importanza quello rappresentato dal progetto Health for Ageing Population e dedicato al progressivo invecchiamento della popolazione mondiale, specialmente nei paesi più avanzati, con tutte le problematiche che ne derivano, anche in campo odontoiatrico. A questo tema si collega anche il Partially Dentate Patient Project, dedicato ai pazienti parzialmente edentuli.
Tra i temi che rappresentano una novità quello dedicato alla Sports Dentistry, un argomento che riguarda le particolari conseguenze di traumi e alimentazione nei soggetti che praticano sport professionalmente o in maniera intensiva.
Molto sentito in ambito statunitense il problema dell’abuso di zuccheri nell’alimentazione, aspetto che, seppur da monitorare costantemente, rappresenta in Europa ed in Italia specialmente, un argomento meno allarmante, sebbene il trend di consumi di soft drinks, gassati e ricchi di zuccheri, nonché quello di prodotti alimentari molto raffinati sia in costante aumento anche nel vecchio continente.
Con il Congresso, come di consuetudine, avviene il passaggio di consegna alla Presidenza, con la conclusione del mandato che è stato di Kathrin Kell all’italiano Gerhard Seeberger, nuovo presidente FDI per i prossimi due anni.
Sempre in tema di elezioni, si è proceduto alla votazione del prossimo Presidente che nel 2021 andrà a sostituire Seeberger. Lo spoglio ha visto un sostanziale equilibrio tra i due candidati: Peter Engel, a capo dell’associazione tedesca e Ihsane Ben Yahya di quella marocchina, che nel finale ha prevalso con il 56,25% dei voti, contro il 43,75% di Engel.Con il 2020 si concluderà il programma decennale iniziato nel 2010 e i partecipanti al Congresso hanno potuto vedere un’anteprima del Vision 2030, che sarà presentato integralmente al prossimo Congresso e che presenta i temi principali sui quali FDI concentrerà l’attività a venire.