A margine del Congresso ANDI Torino e della tavola rotonda che ha toccato temi sensibili sia per l’Odontoiatria che per i cittadini/pazienti, il Presidente della Sezione ANDI torinese, Daniele Cardaropoli, tira le somme di un evento che ha riscosso la soddisfazione dei partecipanti sia relativamente agli aspetti clinici che a quelli che hanno affrontato temi comunque legati alla professione e alla gestione extra-clinica del paziente.
Il Congresso di ANDI Torino ci ha permesso di unire due aspetti fondamentali della nostra professione – dichiara Cardaropoli -, la parte clinica e quella extra-clinica, che in questa occasione ha potuto trovare i giusti spazi. Noi Odontoiatri ci dobbiamo confrontare quotidianamente con entrambi gli aspetti per una completa gestione del paziente e poter avere un dialogo, in particolare su quelli extra-clinici non solo con altri colleghi, ma anche con le istituzioni e con i pazienti è fondamentale.
Ci troviamo in un particolare momento in cui gli Odontoiatri sono sottoposti agli attacchi di chi non rispetta a pieno le regole deontologiche che ci siamo imposti o che utilizzano i canali social o pubblicitari per “mercificare” i pazienti, così come strutture che concentrano la propria comunicazione sul prezzo anziché sulla cura, che è l’aspetto sul quale si dovrebbe sempre basare la nostra professione. Il nostro compito è, innanzitutto, prendersi cura della salute dei pazienti.
Poter far sedere allo stesso tavolo l’istituzione con il Presidente CAO nazionale, Raffaele Iandolo, accanto al Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda, con i pazienti, rappresentati dal Presidente di Federconsumatori, Michele Carrus, portatore di un diverso punto di vista e, soprattutto, l’Ente preposto al controllo, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), visto come un alleato per chi rispetta i paletti legittimi della professione, ci ha permesso di affrontare con chiarezza e spirito collaborativo alcuni dei problemi che ci coinvolgono.