ENPAM CONFERMA SPOSTAMENTO PAGAMENTI E AIUTI PER I MEDICI IN QUARANTENA

Il consiglio di amministrazione dell’Enpam ha deliberato le prime misure straordinarie a favore dei medici e degli odontoiatri coinvolti dall’emergenza Covid-19.

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI – Tra le decisioni più significative, quella di far slittare dal 30 aprile al 30 settembre i termini per il pagamento dei contributi previdenziali.

Il posticipo riguarda sia la prima rata della Quota A di quest’anno sia la quarta rata della Quota B dell’anno scorso.

Slitteranno poi anche le date per le rate successive: le nuove scadenze delle rate di Quota A saranno infatti 31 ottobre, 30 novembre e 31 dicembre. Infine, il versamento della quinta e ultima rata della Quota B del 2019 è stato posticipato al 30 novembre di quest’anno.

Le misure deliberate complessivamente interessano una platea di circa 365mila medici e odontoiatri.

QUARANTENA – Per i medici e i dentisti che svolgono esclusivamente libera professione è stato confermato un contributo sostitutivo del reddito di 82,78 euro al giorno (circa 2.400 euro al mese) se sono stati costretti ad interrompere l’attività a causa di quarantena ordinata dall’autorità sanitaria. Il contributo, che rientra nelle tutele per calamità naturale, potrà essere richiesto con un modulo pubblicato oggi sul sito dell’Enpam, specifico per l’epidemia coronavirus (https://www.enpam.it/comefareper/chiedere-un-aiuto-economico/sussidi-extra-per-i-liberi-professionisti/sussidi-per-calamita-naturali-quota-b/#moduli)

Il consiglio di amministrazione ha introdotto una tutela simile anche per i medici e gli odontoiatri convenzionati costretti alla quarantena con provvedimento d’autorità. L’ente verserà un’indennità giornaliera per coprire i costi del sostituto o per compensare i mancati guadagni. Si tratta però di una misura che necessita dell’approvazione ministeriale per entrare in vigore. Nell’attesa è stato comunque pubblicato un modulo https://www.enpam.it/moduli/domanda-per-lindennita-di-quarantena/

IN ATTESA DELLO STATO – Questi provvedimenti sono stati deliberati in attesa di avere un quadro su ciò che lo  Stato prevedrà per la generalità dei lavoratori autonomi e dei professionisti, medici e dentisti compresi. “In questo momento drammatico durante un Cda intenso – ha commentato Alberto Oliveti, presidente dell’Enpam ­­­– abbiamo adottato queste prime misure per una categoria sul fronte dell’emergenza Covid-19. Allo stesso tempo abbiamo anche preso atto dei dati economici del 2019 registrando che la nostra Cassa ha versato allo Stato 180 milioni di euro in tasse e imposte. In questo senso – ha continuato Oliveti – sottolineo l’esigenza, mai come oggi impellente, di una fiscalità di scopo, che permetta di utilizzare una parte di questi 180 milioni per supportare una categoria come quella dei medici e degli odontoiatri che si trovano letteralmente in trincea.”

“Inoltre ribadisco che l’obbligo imposto a Enpam di mantenere una riserva patrimoniale tanto ingente da garantire una sostenibilità a 50 anni appare quanto mai anacronistico – aggiunge il presidente Oliveti -, in un periodo storico di cambiamento accelerato in cui sarebbe più urgente garantire un sostegno migliore ai professionisti”.      

Si tratta di un intervento iniziale , primo fra quelli che la Fondazione saprà per certo ulteriormente predisporre a favore degli Odontoiatri iscritti alla quota B – afferma Carlo Ghirlanda, Presidente nazionale ANDI – Ringrazio il Presidente Dott. Alberto Oliveti ed il CdA di Fondazione ENPAM per questo prima concreta risposta. Ora è compito del Governo nazionale fare la sua parte, consentendo alla Fondazione di mettere in campo le ulteriori misure che dovranno contribuire al sostegno del reddito della professione. Le prime indiscrezioni sulle bozze del decreto governativo tuttavia non ci appaiono in linea con le aspettative di tutti i Medici e gli Odontoiatri italiani: ci auguriamo che le notizie attualmente in circolazione siano smentite dai fatti e dalle scelte finali”.