Discipline: Odontoiatria generale, Chirurgia orale
Relatori: Dott.sa Panzarella Vera, Prof.ssa Campisi Giuseppina, Prof.ssa Di Fede Olga, Prof.ssa Bazzano Monica, Prof.ssa Bektaş-Kayhan Kıvanç, Prof.ssa Ben Yahya Ihsane
Responsabile scientifico: Bobba Virginio
Area di competenza: Competenze tecnico-specialistiche – Incontro 13 maggio: lo scopo della relazione è fornire una panoramica, oltre ai fattori odontoiatrici, di altre variabili, meno investigate, che contribuiscono al ritardo diagnostico. La presente relazione fornirà una disamina delle più moderne acquisizioni in tema di approccio preventivo al carcinoma orale e descriverà alcuni esempi di flussi di lavoro, di networks e/o di applicativi gestionali, aventi come obiettivo il supporto al più corretto inquadramento diagnostico e gestionale della patologia. Incontro 15 maggio: Lo scopo di questo intervento è quello di consolidare la conoscenza del ruolo dei dentisti nella diagnosi precoce dei tumori orali e di ciò che dovrebbe essere fatto mentre si assume questa responsabilità, e di fornire informazioni sulle attuali tecniche diagnostiche.
Obiettivo formativo: Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere (18)
Categoria professionale: Odontoiatra
Totale posti:500
Ore:5
Crediti ECM:7.5
DESCRIZIONE:
Questo corso viene svolto in modalità FAD Sincrona (Webinar in diretta) nelle seguenti date ed orari:
Se il webinar prevede più di una data, per poter accedere al test di verifica finale e conseguire l’attestato ECM,
è necessario aver partecipato a tutte le date del corso previste in programma.
Incontro di giovedì 13 maggio: il nostro contributo può fornire intuizioni critiche sugli aggiustamenti necessari per
ottimizzare i percorsi di cura, identificando i fattori associati al ritardo e riassumendo alcuni spunti utili per diffondere
conoscenza, e consapevolezza sia sul come meglio relazionarsi con il paziente ma soprattutto su come intervenire
repentinamente per contrastare il tumore del cavo orale, una tra le forme tumorali più diffuse al mondo, altamente
invasivo e invalidante. Il processo di valutazione dei sintomi (inteso come intervallo di tempo per la presa di coscienza
del cambiamento del proprio corpo, fino al bisogno di discuterne con una figura sanitaria) rappresenta un passaggio
cruciale che condiziona la possibilità di effettuare una diagnosi più precoce anche nel caso del carcinoma del cavo
orale, con un conseguente miglioramento degli esiti dei trattamenti. Il ritardo del paziente rappresenta l’intervallo più
lungo nel percorso dei ritardi che di solito dura tra 2 e 5 mesi ed essere maggiormente influenzati da fattori cognitivi e
psicosociali. Il ritardo professionale e del trattamento sono più brevi nella maggior parte degli studi, ma molto variabili
a seconda del rispettivo sistema sanitario. La diagnosi precoce può fare una grande differenza: quando il carcinoma è
rilevato e curato nella sua fase iniziale, si ottiene infatti una guarigione completa. Diagnosi e prevenzione garantiscono
infatti uno standard di sopravvivenza pari all’80% e consentono interventi terapeutici mediamente poco invasivi.
Il peso attribuibile alle due principali figure coinvolte, paziente e medico, nella modalità di approccio e gestione della
stessa, pone le basi per futuri interventi di educazione e sensibilizzazione volti ad intercettare più precocemente i casi
di malattia e, quindi, a migliorare la prognosi ed i costi ad essa legati. Il percorso dei ritardi può essere suddiviso in tre componenti:
pazienti, professionisti e ritardi nel trattamento. Incontro di sabato 15 maggio: I tumori del cavo orale sono
al 18° posto tra le forme di cancro più comuni, nonostante questo l’indice di sopravvivenza non è cambiato in modo
significativo, malgrado lo sviluppo di tecnologie e metodi di trattamento. Per esempio, quello a 5 anni è inferiore al
50%, specialmente nei tumori in stadio avanzato. Sebbene siano stati identificati i principali fattori di rischio come il
fumo e l’alcol, non è aumentata nelle persone la consapevolezza di adottare stili di vita più sani. Benché i dentisti
abbiano ruoli molto diversi nella diagnosi, nel processo di cura e nell’indice di sopravvivenza post-trattamento dei
tumori orali, come la riabilitazione dentale, il loro apporto nella diagnosi precoce dei tumori orali è fondamentale.
L’esame dei tessuti molli e lo screening del cancro orale possono salvare la vita in tutti i pazienti che hanno modo di
visitare. Naturalmente, l’esame non porta a una diagnosi definitiva, ma è un passo importante per rivelare lesioni
sospette. La biopsia è ancora lo standard indiscusso come strumento diagnostico definitivo per i tumori orali. I metodi
diagnostici ausiliari, come per esempio le colorazioni a fluoroscenza, possono supportare il medico nel percorso verso
la diagnosi. Identificare i pazienti a rischio, eseguire regolari esami di screening del cancro orale, cercare di far seguire
al paziente stili di vita consoni e, soprattutto, conoscere molto bene il tipo di tessuti su cui lavora, notando l’eventuale
patologia, sono tra le responsabilità principali dell’odontoiatra.