Il fondo di sanità integrativa Metasalute, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro stipulato tra Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm, ha inviato a tutti gli aderenti una comunicazione con la quale ha annunciato che, a partire dal 1° gennaio 2022, i piani sanitari esistenti fino al 31 dicembre 2021 subiranno unilateralmente delle modifiche delle prestazioni con l’inserimento di massimali di spesa , la limitazione dell’estensione ai familiari a carico, e l’introduzione di un vincolo al pagamento di un “ticket” per le spese odontoiatriche pari al 35% dell’importo di spesa.
Metasalute ha comunicato che la ragione di questi cambiamenti è indicata da … un contesto così radicalmente cambiato (a causa del Covid, che avrebbe aumentato il ricorso alla sanità privata) e al costante aumento delle richieste di prestazioni...
Si rende nuovamente evidente la presenza di una crisi sempre più manifesta nella organizzazione della sanità integrativa in Italia, in particolare nel settore della odontoiatria.
L’organizzazione delle prestazioni all’interno di reti professionali chiuse senza la possibilità di libera scelta del dentista curante, l’imposizione di onorari professionali non remunerativi, la presenza di regolamenti che rallentano l’erogazione delle terapie, i ritardi inenarrabili nei rimborsi agli aderenti o ai professionisti da parte dei providers, il costante declino dei consensi verso queste forme di gestione della sanità integrativa da parte dei lavoratori coinvolti in queste forme di assistenza sanitaria testimoniano con sempre maggiore chiarezza la imminente fine di un modello di servizio che ha evidentemente finito il suo ciclo.
In contro tendenza si pone invece la proposta di FAS, Fondazione ANDI Salute, il fondo di sanità integrativa organizzato da ANDI: un progetto strategico per tutta la odontoiatria italiana, con un approccio diverso alla sostenibilità della spesa odontoiatrica rivolto alla popolazione italiana.
Il FAS nasce per facilitare l’accesso alle cure, soprattutto odontoiatriche – dichiara il suo Presidente, Luca Barzagli -, a tutte le fasce della popolazione non mortificando il valore, anche economico, dell’atto medico. FAS propone un approccio diverso alla patologia passando dal concetto di “limitarsi a curare”, ovvero intervenire per risolvere uno stato patologico, a quello di “prendere in cura”, un percorso virtuoso dove il paziente è posto al centro delle attenzioni, partendo dalle esigenze di salute e prevenzione.
I punti imprescindibili e fondanti del FAS sono: la libera scelta del dentista curante da parte del paziente; il rapporto diretto medico-paziente, escludendo qualsiasi intermediazione di terzi paganti; nessun condizionamento su scelte cliniche e onorari e, soprattutto, premialità per i cittadini aderenti al progetto che rispettano un corretto programma di prevenzione (obiettivo primario del Fondo).
Questo sistema preventivo – conclude Barzagli – ha lo scopo di prevenire l’insorgenza di nuove patologie e ritardare le eventuali necessità di ritrattamento, riducendo il costo terapeutico per il paziente. Un progetto diverso, che vede la professione e le sue competenze alla guida di un nuovo sistema di sanità integrativa, diverso, sostenibile e finalmente utile per il cittadino e per il professionista coinvolto.