L’On. Francesco Lollobrigida (FdI), in apertura all’intervista ad ANDIOGGI, sottolinea la sua attenzione per il mondo odontoiatrico in virtù di una vicinanza personale, essendo figlio di un Odontoiatra e fratello di un Odontoiatra impegnato in ANDI.
Con l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani ho un costante rapporto di interazione – dichiara l’On. Lollobrigida – ritenendo che i corpi intermedi e le associazioni possano dotare la politica degli strumenti conoscitivi che consentono di rilevare i reali bisogni di coloro che, quotidianamente, operano in settori fondamentali come quelli della sanità.
In questi anni abbiamo lavorato per rappresentare la necessità di rendere i professionisti, che con le partite IVA ricomprendono il 13% del PIL italiano, centrali, garantendo pari condizioni di welfare, rispetto alle altre categorie di lavoratori. Infatti, come si è poi verificato durante la pandemia, prevedevamo che ci sarebbero state modalità di sostegno a svantaggio proprio di chi, come gli Odontoiatri, non potendo svolgere il proprio lavoro, è rimasto senza alcun sostegno, se non quello erogato dalla propria Cassa.
Abbiamo lavorato – prosegue l’On. Lollobrigida – su normative importanti, come la legge sull’equo compenso che, pur non arrivata a compimento dell’iter in questa legislatura, sarà ripresentata il primo giorno della XIX Legislatura, con l’impegno di una rapida approvazione. Rimetteremo al centro il criterio della qualità che fa dei nostri professionisti un prezioso patrimonio da difendere e sostenere contro l’aggressione di gruppi internazionali, interessati prevalentemente al profitto, anziché all’adeguatezza delle cure per i cittadini.
Crediamo che la libera scelta del Medico Odontoiatra da parte del paziente, anche rispetto ai modelli assicurativi, debba essere garantita, mettendo in condizione gli Odontoiatri di lavorare senza dover inseguire i “general contractor” delle assicurazioni, ma il principio della qualità e della adeguatezza delle cure per i propri pazienti.
Le indicazioni normative dello Stato devono essere semplici, chiare e omogenee, impedendo criticità a livello regionale che possano arrecare danno ai professionisti che vogliono attivare nuovi studi e che possono trovare nella burocrazia cavilli e difficoltà anziché un riferimento e un sostegno nella Pubblica Amministrazione.
Rivolgo un doveroso ringraziamento al Presidente Ghirlanda – conclude Francesco Lollobrigida – che in questi anni, con il gruppo dirigente ANDI, ha lavorato con puntualità per tutelare le donne e gli uomini che eccellono nella professione odontoiatrica, senza chiedere null’altro che la possibilità di lavorare e mettere a frutto i molti sacrifici e gli investimenti economici fatti per garantire il miglior servizio ai cittadini.