Gli ultimi aggiornamenti sulla situazione pandemica e, in particolare, sull’incidenza della cosiddetta “variante Delta” arrivano dall’ISS e dal Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza che dichiara ad ANDInews la sua fiducia nei confronti delle misure di sicurezza adottate negli studi odontoiatrici.
“La variante Delta è una variante indiana, che ha mostrato secondo le stime inglesi una trasmissibilità maggiore del 60% rispetto alla variante UK, che a sua volta era del 60% più trasmissibile rispetto al virus originale Wuhan.
Sulla base dei dati pubblicati (Vedi QUI) , sulla elevata trasmissibilità di questa variante, che appunto si trasmette più facilmente ed è quindi consigliabile mantenere una grande attenzione, rispettando tutti i protocolli già in uso. Un ciclo completo vaccinale è sicuramente adeguato a proteggere da questa variante.
Come già ribadito, l’aspetto più importante è l’elevata trasmissibilità, per cui bisogna mantenere alta l’attenzione, ma all’interno degli studi odontoiatrici non c’è alcun rischio maggiore rispetto a questa variante, in quanto i protocolli di sicurezza applicati mantengono uno standard sicuramente molto elevato, grazie ai dispositivi utilizzati, alle regole che vengono osservate ed alle vaccinazioni già somministrate sugli Odontoiatri e sui collaboratori che vi operano. Io stesso vado dal mio Odontoiatra con piacere ed in massima sicurezza, proprio alla luce di questi aspetti.
Direi quindi che la variante Delta non influisce in alcun modo sulla sicurezza degli studi odontoiatrici, se non per una maggiore trasmissibilità, ma mantenendo i protocolli già in uso la protezione resta elevata, anche alla luce delle vaccinazioni già effettuate”.