Governare il futuro della nostra professione

“Conoscere per decidere”, è questo il motto del Centro Studi ANDI che, ogni anno, presenta l’indagine congiunturale tramite cui fotografa le attività professionali odontoiatriche in Italia. Conoscere e analizzare in maniera lucida i dati e le tendenze che provengono dal territorio, è il ruolo del Centro Studi che permette a chi governa la nostra Associazione di verificare le linee politiche intraprese e compiere le opportune scelte per il bene della professione. Spunto di interessanti riflessioni sono stati i dati, emersi dall’indagine, riguardanti l’avvio della professione ed il passaggio generazionale. L’immissione nel mondo del lavoro ed il momento in cui si deve passare il testimone, sono senza dubbio i momenti più critici e delicati nella vita di un odontoiatra. Questo potrebbe anche non stupirci, ma è bene conoscere ed esaminare in maniera critica la nostra realtà per far sì che questi momenti non diventino ostacoli insormontabili durante la vita professionale del dentista. Veniamo dunque ai dati della recente indagine: il 77,6% dei dentisti under 35 svolge la sua professione prevalentemente come collaboratore o consulente presso realtà già esistenti mentre solo il 20,3% è titolare di uno studio monoprofessionale. Per quel che riguarda il passaggio generazionale si è vista una flessione al ribasso dei titolari di studio di un punto e mezzo percentuale rispetto ai dati del 2018 oltre che una decisa contrazione della pazientela registrata tra i Soci senior. Numeri e dati che lasciano poco spazio all’immaginazione: il paradigma professionale dell’odontoiatra si sta modificando; governarlo ed indirizzarlo tocca anche a noi. L’attuale situazione socio economica intimorisce il giovane odontoiatra che vede poche certezze e tanti ostacoli lungo la strada della libera professione. Preferisce approdare in porti (non sempre) “sicuri” svolgendo l’attività di consulente piuttosto che costruire una nuova realtà. Il socio Senior, da parte sua, al termine della sua attività lavorativa, difficilmente trova le persone giuste e le giuste condizioni per attuare un concreto passaggio di consegne, disperdendo, in tal modo, il proprio sapere ed i propri pazienti.  Attuando il “leitmotiv” del Centro Studi ANDI, ora che conosciamo i dati, è il momento migliore per decidere. ANDI Roma, già da tempo, pone grande attenzione al mondo dei giovani odontoiatri ed al delicato momento del passaggio generazionale. La sezione ANDI con i Giovani propone ogni anno un programma culturale dedicato, che si affianca al programma culturale della sezione provinciale, in cui sono sempre riservati alcuni posti ai giovani. Questa particolare attenzione ha lo scopo di affiancare il giovane professionista sia nell’ampliare le sue conoscenze cliniche che nel gestire le prime adempienze all’avvio della professione. Ed è proprio questo il cuore del problema, l’incertezza e la mancanza di fiducia spinge il giovane professionista ad accontentarsi di situazioni lavorative troppo spesso poco chiare e poco costruttive.

L’entusiasmo e la voglia di investire su se stessi tipica dei giovani deve essere supportata da certezze e concretezza che solo una grande Associazione come ANDI può dare. Fra le iniziative che la sezione romana ha attuato nel corso degli anni, per dare risposta alle necessita manifestate dai giovani soci: Consulenze fiscali, legali e gestionali gratuite sempre disponibili all’interno della sede ANDI; la ricerca costante di un rapporto sempre più coeso fra soci under 35 e soci senior; tutoraggio clinico e gruppi di studio. La sezione “cerco/offro” presente sul sito www.andiroma.it, ha poi strutturato e reso efficiente il ruolo di  “rete” tra soci che ogni Associazione deve avere per supportare il ricambio generazionale. Esempi di collaborazione virtuosi, che sono stati, in alcuni casi, replicati su ampia scala da ANDI Nazionale, come gli accordi quadri di collaborazione scientifico-culturali sottoscritti da ANDI Roma con i Corsi di Laurea in Odontoiatria e le borse di studio dedicate ai giovani che si distinguono per le loro capacità scientifiche che ben presto diverranno realtà in molte altre sezioni italiane.

Esempi di strumenti semplici, provenienti dal territorio romano, che possono, attraverso un attento coordinamento nazionale, trasformarsi in scelte vincenti anche su ampia scala. Solo conoscendo a fondo il territorio è possibile relazionarsi con esso e trovare le migliori soluzioni per rilanciare il futuro della nostra professione.

Nicolò Venza
Coordinatore ANDI Roma Giovani