Continua lo scambio tra ANDI e le associazioni odontoiatriche gemelle. Dopo l’Estremo Oriente, sono i nostri vicini tedeschi i primi a inviare un saluto formale ai colleghi italiani.
Il professor Peter Engel, Presidente della German Dental Association, si rivolge al Presidente Ghirlanda con un messaggio di supporto e vicinanza. Anche se i dati della crisi in Germania sono ad oggi meno impattanti che nell’Europa Mediterranea, il Presidente Engel manifesta come la situazione in rapido e costante mutamento tenga tutti i professionisti del settore sanitario in costante allerta. Una attenzione particolare, emotiva oltre che professionale, è dedicata al numero dei pazienti infetti o ricoverati in terapia intensiva; numero che, nonostante la flessione degli ultimi giorni, resta preoccupante. Vivissime sono poi le condoglianze portate dai colleghi tedeschi a tutte quelle famiglie che hanno dovuto sopportare un lutto durante queste settimane, in special modo tra coloro ammalatisi e deceduti durante lo svolgimento del proprio dovere, personale clinico e sanitario in testa. Le procedure di sicurezza italiane, sviluppate per gestire una crisi di proporzioni notevoli, sono di grande interesse per i colleghi d’oltralpe, che si stanno ad oggi chiedendo come l’epidemia si andrà sviluppando nelle prossime settimane. La preoccupazione dei dentisti tedeschi è come limitare la trasmissione della infezione all’interno degli studi; a preoccupare sono, soprattutto, le procedure di aerosol, il sovraffollamento delle sale d’aspetto e l’impossibilità di una totale e costante disinfezione degli ambienti.
Nella sua dettagliata risposta, il Presidente ANDI, Carlo Ghirlanda, manifesta la sua vicinanza agli amici tedeschi. Nonostante non vi siano prove che colleghino alla pratica odontoiatrica lo status di vettore privilegiato del contagio, non si può negare il rischio intrinseco delle procedure richiedenti aerosol, come ricordato da un recente studio. A questo problema si sta cercando di rispondere in due modi: a livello nazionale, istituendo un comitato tecnico-scientifico per sviluppare nuovi protocolli e nuovi approcci d’emergenza; a livello internazionale, confrontandosi con tutte le associazioni odontoiatriche che, in queste settimane, stanno vivendo queste problematicità. In chiusura, il Presidente Ghirlanda rimarca ancora una volta come l’uscita dalla crisi passi necessariamente dal confronto con le altre realtà nazionali, e ricorda come il legame tra ANDI e GDA costituisca “un sentimento vero, ricambiato, ribadito in ogni circostanza e sempre presente, specie in questi momenti così difficili.”