Cari colleghi,
il momento emergenziale che stiamo vivendo evidenzia un comportamento corretto e collaborativo della stragrande maggioranza degli Odontoiatri italiani, che ringrazio per tutto quanto stanno facendo al fine di arrivare a vedere la luce dopo le tenebre odierne.
E’ assolutamente prioritario che la categoria tutta si metta a disposizione della collettività per evitare a tutti i costi che le persone si incontrino. Solo così potremo sconfiggere il virus. Solo i trattamenti urgenti non rimandabili possono, dopo apposito triage telefonico, essere praticati in questo periodo. I colleghi che si discosteranno da questo comportamento potrebbero essere oggetto di rilievi etici e deontologici .
Lo Stato deve provvedere ad indennizzare i liberi professionisti per l’ evidente danno subito e deve garantire la possibilità di conservare in organico tutti i dipendenti degli studi. Forme di agevolazioni fiscali e previdenziali e l’ estensione dalla CIG anche ai nostri dipendenti vanno deliberate al più presto.
Oggi è il giorno del sacrificio, della riflessione e della ricerca delle soluzioni, rispetto a questa guerra mondiale da vincere presto e bene.
Verranno i giorni delle giuste e appropriate motivazioni che ci porteranno a richiedere ed ottenere le misure assistenziali necessarie ad un ritorno alla normalità in condizioni ottimali. Ed il nostro ente di previdenza non si tirerà indietro nell’ ascoltarci ed assisterci nei limiti che le necessarie modifiche regolamentari – di competenza governativa – definiranno. Sarà quello il momento della proposta e, se motivata, della protesta. Non oggi e non con modalità di dubbia utilità.
Pertanto il malvezzo di cavalcare strumentalmente l’incertezza del futuro per ricavarne un vantaggio in termini di visibilità e di popolarità è assolutamente da evitare e, se riscontrato, da condannare. Privilegiamo le procedure che, nel segno della serenità e dell’ unitario impegno, puntino al raggiungimento di risultati più che a demagogiche chiamate alle armi.
STIAMO A CASA, ANDRA’ TUTTO BENE !
Vi abbraccio
Raffaele Iandolo