La vicenda della Medical Division, società che proponeva sconti su visite mediche ed odontoiatriche a fronte del pagamento di una quota associativa – ben presentata dal servizio di Striscia la Notizia andato in onda sabato 13 ottobre – conferma che il low cost ed i “modelli creativi” di assistenza odontoiatrica non si combinano con la necessità ed il diritto dei cittadini di essere curati in modo corretto. L’impossibilità della Medical Division, la società che aveva intrapreso convenzioni con pazienti e studi odontoiatrici, di mantenere gli impegni presi sia con i pazienti che con gli studi odontoiatrici convenzionati non deriva tanto da un tentativo di truffa ma dal fatto che, al di sotto di certe tariffe, non è possibile offrire prestazioni odontoiatriche di qualità, e ciò vale sia in Italia che all’estero. E Striscia ha dimostrato che nel caso della Medical Division non riuscivano neppure a offrire le prestazioni promesse, al di la della loro qualità.
Il caso della Medical Division è solo l’ultimo di tanti che ciclicamente le cronache portano alla luce e che raccontano non solo di raggiri economici ma di danni alla salute dei cittadini che, come avvenuto nel caso della Medical Division, ora dovranno rivolgersi ad altri professionisti, spendendo altri denari, con il rischio che i trattamenti subiti in precedenza e non completati abbiano compromesso, irreparabilmente, la loro salute orale. Come sempre, per quanto riguarda le prestazioni odontoiatriche, il miglior risparmio si ha evitando di ammalarsi, cioè mantenendo la propria salute orale in ottimo stato, e questo è possibile concretamente (e spendendo ogni anno molto meno di quanto la Medical Division chiedeva con la tessera che garantiva le cure) effettuando una corretta igiene orale domiciliare, regolari visite di controllo dal dentista e periodiche sedute di igiene orale professionale.