Negli ultimi anni la comunicazione ha subito una rivoluzione in campo digitale che ha condizionato tutti i settori economici e sociali, nessuno escluso. In ambito sanitario in generale, e odontoiatrico in particolare, la rivoluzione digitale ha cambiato non solo il modo di comunicare con i pazienti, ma anche il flusso di lavoro.
Posto che ancora molti passaggi all’interno della professione odontoiatrica possono essere eseguiti in maniera “analogica”, l’evoluzione del “dentista digitale” procede sempre più velocemente, al pari di quella che avviene in moltissimi altri campi medici e non.
Qualche esempio dell’invasione digitale in campo odontoiatrico sono i software gestionali, spesso collegati ad una app per smartphone o tablet, i software di utilizzo clinico (radiografie digitali, impronta digitale, previsualizzazione protesica, CAD-CAM, allineatori ortodontici, programmazione chirurgica, …), le app collegate all’utilizzo di prodotti o biomateriali, per non parlare delle app di società scientifiche o riviste specializzate, le app di biblioteche internazionali del settore medico e quelle sviluppate in concomitanza di congressi scientifici internazionali. Ricordiamo tra le novità la recentissima l’introduzione dell’app “DentistInApp” promossa dalla FNOMCeO, fruibile sia dai cittadini che dagli Odontoiatri.
Anche ANDI è entrata da tempo nel mondo delle app attraverso “iDenti”, che consente la consultazione dell’elenco dei dentisti associati ANDI. L’app iDenti è disponibile su AppStore nella sezione “salute e benessere” ed è scaricabile gratuitamente. È possibile cercare un dentista associato ANDI tramite nome, cognome o località, visualizzare i risultati sulla mappa e facilmente mettersi in contatto con lo studio odontoiatrico. La app permette inoltre di salvare il contatto trovato per la consultazione in un secondo momento ed è dotato anche di un traduttore.
Appare evidente come l’utilizzo delle app sia in aumento e debba seguire la naturale evoluzione del digitale, al fine di implementare ciò che già esiste e potenzialmente aggiungere nuove funzionalità.
“App economy” e app sanitarie
Un’Applicazione è definita come “un programma o una serie di programmi in fase di esecuzione su un computer con lo scopo e il risultato di rendere possibile una o più funzionalità, servizi o strumenti utili e selezionabili su richiesta dall’utente tramite interfaccia utente, spesso attraverso un’elaborazione a partire da un input fornito dall’utente interagendo con esso” (fonte: Wikipedia).
In pratica, escludendo i software necessari al funzionamento degli strumenti di base della piattaforma informatica, ovvero i sistemi operativi e le loro componenti, in informatica sono definiti come applicazioni quei software che assolvono a funzioni specifiche.
Il mercato delle app ha subito uno sviluppo esponenziale in pochissimi anni. Da 38mila app disponibili nel 2009 a 500mila dopo due anni e mezzo solo su App store, mentre considerando anche gli altri store si supera il milione nello stesso periodo. A fine 2015 le app disponibili sui vari marketplace sono 3,97 milioni.
Numerose app sono state create recentemente guardando al mondo della salute e rispondendo a diverse esigenze, dimostrando che le app possono generare conoscenza e agevolare la ricerca e l’innovazione in campo sanitario. Nel 2014 le app per la salute erano 100.000 in tutto il mondo, dato in costante aumento. Un esempio su tutti è ResearchKit di Apple, una piattaforma ad utilizzo gratuito che consente di sviluppare app con finalità di ricerca in campo medico che, una volta scaricate sui dispositivi dei soggetti che volontariamente si sottopongono a monitoraggio, raccolgono dati su larga scala grazie ai sensori dello smartphone. Dunque non solo lo sviluppo di app da figure specializzate e destinate alla fruizione diretta dell’utente, ma anche la possibilità di avere gli strumenti necessari a sviluppare una app ad hoc da utilizzare in ambiti specifici della medicina.
In ambito odontoiatrico, molte sono le app create per aumentare l’efficienza e la produttività dell’attività lavorativa, ottimizzando e semplificando i flussi di lavoro dello studio. Allo stato attuale, risulta difficile stilare un elenco completo delle app rivolte all’odontoiatria visto che sono più di 1000 quelle presenti negli store iOS e Android.
Volendo catalogare in generale le app in campo odontoiatrico possiamo distinguere:
- App rivolte al paziente: le funzionalità possono essere di promemoria per gli appuntamenti, ricerca di un professionista e educative
- App rivolte al professionista: le funzionalità possono essere gestionali, cliniche, comunicative/educative o scientifiche
- App trasversali: ovvero tutte le app collegate a piattaforme digitali di uso comune sia del professionista che del paziente, ad esempio le app dei social network o le app che prevedono e agevolano la comunicazione tra professionista e paziente.
Una app che racchiuda tutto il mondo ANDI potrebbe rivelarsi utile non solo al socio, in quanto troverebbe tutte le informazioni riguardanti ANDI all’interno di una unica app, ma anche all’associazione stessa, in quanto una app interattiva potrebbe rivelarsi utile al raccoglimento di dati, feedback e documenti.
Il mondo ANDI in una app: struttura e funzionalità
La struttura ipotetica di una app per ANDI dovrebbe rispecchiare e racchiudere tutti gli ambiti in cui l’associazione stessa è attiva, fornendo un colpo d’occhio immediato al socio già iscritto o al potenziale socio.
All’interno della app ANDI si troverebbero varie sezioni tematiche, ovvero:
- Profilo, corrispondente al profilo di autenticazione dell’area riservata sul sito web ANDI. Se l’utente è già socio ANDI, sarà sufficiente immettere le proprie credenziali e continuare la navigazione all’interno della app. Se l’utente non è socio ANDI, potrà comunque continuare la navigazione, ad eccezione delle pagine per le quali è necessario il login.
- Chi Siamo. All’interno di questa sezione sono contenute tutte le informazioni riguardanti l’associazione, le finalità, le sedi, lo statuto ecc… divise nelle sottosezioni: Storia e Mission, Statuto, Direttivo, Sedi e Siti, Privilegi ANDI.
- Gruppo ANDI. In questa sezione, gli ambiti in cui ANDI è attiva sono contenuti nelle sottosezioni ovvero: ANDI Progetti, ANDI Servizi, ANDI Media, Oris Broker, Fondazione ANDI Salute.
- News, con le rispettive sottosezioni: Presidenza, Sindacale, Culturale.
- ANDI Young, sezione che elenca i benefit e le iniziative rivolte ai soci under 35.
- Network ANDI, con le sottosezioni Software e Web, Assicurazioni.
- Iniziative, sezione nella quale consultare le sottosezioni Oral Cancer Day, Mese della Prevenzione Dentale, Congresso Scientifico Nazionale, Sorrisi d’Agosto, Prevenzione Protesi, Servizio Studi.
- Il tuo Dentista Informa, che fornisce un collegamento diretto alle schede informative dedicate ai pazienti.
- Radio ANDI, che permette il collegamento alla web radio ANDI tramite dispositivo mobile.
Discussione e conclusioni
L’espansione rapida ed esponenziale del mercato delle app e le conseguenze che ha comportato hanno messo i professionisti del settore medico di fronte a nuove necessità e possibilità. La presenza ormai massiccia della tecnologia all’interno della quotidiana attività lavorativa del dentista è ormai un dato di fatto e apre scenari che fino a una decina di anni fa potevano solo essere immaginati.
L’utilizzo di app su dispositivi mobili come mezzo di comunicazione spinge gli sforzi verso i soci ad un livello maggiore di interattività, con la possibilità di ottenere feedback immediati da parte dell’utente e di raccogliere dati circa il comportamento degli utenti stessi. È evidente come, al tempo stesso, una app sia uno strumento di grande utilità per il socio ANDI, che ovunque e in qualsiasi momento può avere accesso ai suoi dati personali e compilare documenti anche se si trova lontano dal computer. Una app, inoltre, per la sua struttura snella e immediata consente di avere uno sguardo su tutti i settori in cui l’associazione è attiva, cosa non sempre scontata anche per gli associati. La possibilità di attivare delle notifiche su un dispositivo sempre a portata di mano renderebbe immediato ad esempio l’adempimento di scadenze e l’aggiornamento sulle ultime notizie. La disponibilità di documenti, la facilitazione nello stabilire un contatto con le persone ricoprenti una carica o nello staff, la consultazione dei propri dati in qualsiasi momento potrebbero essere agevolazioni allettanti anche per i non soci, che in questo modo potrebbero trovare un valore aggiunto in ANDI.
Concludendo, un’ipotetica app che racchiuda il mondo ANDI potrebbe portare dei vantaggi sia all’associazione che ai soci, risulterebbe facilmente fruibile e appetibile soprattutto per l’utenza giovane ed infine potrebbe risultare in una maggiore efficienza e consultazione del sito web, oltre che nella raccolta dati con conseguente aumento della responsività alle esigenze dei soci.
Dr.ssa Valentina Borgia
Vicepresidente Regionale ANDI Puglia