Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, riconfermato tra i componenti del CNEL

Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, è stato riconfermato tra i componenti del Cnel per il quinquennio 2023-2028, in rappresentanza dei liberi professionisti. La nomina del presidente della Confederazione italiana delle libere professioni è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 218 del 18 settembre 2023, dopo la delibera dal Consiglio dei Ministri del 7 settembre scorso che ha individuato i 48 rappresentanti delle categorie produttive, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b) della legge n. 936 del 1986. Concluso l’iter procedurale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, domani, venerdì 22 settembre presso villa Lubin a Roma, si svolgerà la riunione inaugurale che sancisce l’apertura della XI Consiliatura del Cnel.

«La riconferma di Confprofessioni nella nuova Consiliatura rappresenta la rilevanza che ha assunto il settore delle libere professioni nel dialogo sociale, nelle dinamiche del mercato del lavoro e, più in generale, nell’economia del Paese. Il nostro obiettivo è quello di proseguire e implementare ulteriormente il percorso svolto negli ultimi quattro anni a favore del lavoro autonomo, ma anche di rafforzare la nostra rappresentanza per un maggior equilibrio tra i soggetti economici e produttivi che saranno chiamati a individuare nuove soluzioni per allineare il mercato del lavoro al processo di transizione che sta attraversando la nostra società e la nostra economia», dichiara il consigliere Stella.

«Stiamo infatti attraversando una fase economica e sociale delicatissima, dove la questione salariale è al centro di un annoso dibattito politico e sindacale che non riesce a trovare una sintesi condivisa e sostenibile», continua Stella. «In questo contesto la nuova Consiliatura, presieduta dal presidente Renato Brunetta, dovrà affrontare sfide decisive che si possono vincere solo attraverso un sistema di relazioni industriali forte, moderno e innovativo, teso a coniugare i salari con la produttività, l’innovazione tecnologica, la formazione, il welfare e le politiche attive del lavoro ma anche e soprattutto attraverso il potenziamento della contrattazione collettiva. In questo percorso virtuoso il contributo di idee e progetti che nascono nell’alveo delle libere professioni e che si coagulano in Confprofessioni si inserisce, dunque, in una visione partecipativa e condivisa del dialogo sociale che trova nella sede istituzionale del Cnel la sua massima espressione».

Fonte: ufficiostampa@confprofessioni.eu