Il progetto di ANDI è nato con l’intento di supportare l’informazione degli Associati in termini previdenziali. Infatti, mentre in passato questo argomento era sinonimo di un percorso automatico che, a fronte dei contributi versati, portava al percepimento della pensione, oggi sussistono delle problematiche estremamente più complesse che caratterizzano l’attività lavorativa e per le quali gli iscritti possono ricevere il sostegno della Fondazione Enpam.
È quindi, estremamente importante che tutte le prestazioni erogate da Enpam siano adeguatamente conosciute dall’Odontoiatra, così come le molte opzioni previdenziali e la necessaria loro programmazione.
ANDIOGGI affronta questo delicato tema con il Responsabile del Progetto Previdenza, Renato Mele.
Si tratta di aspetti che possono ottimizzare o pregiudicare i vantaggi del proprio trattamento pensionistico – spiega il Dr. Mele – e che richiedono un’adeguata programmazione, anche in considerazione dell’enorme vantaggio fiscale che deriva dalla totale deducibilità del contributo previdenziale obbligatorio.
Tutte queste formule devono essere adattate alla specificità del professionista, che le deve conoscere dettagliatamente per poter essere in condizione di scegliere quella che più si confà al suo caso.
Giocare d’anticipo è determinante! Prima si intraprende un percorso previdenziale e maggiori sono i vantaggi che si riverbereranno sul futuro trattamento pensionistico. Esistono opzioni che prevedono la possibilità di iscrizione alla Fondazione Enpam già nel corso degli ultimi due anni di Università e che consentono agli studenti di essere equiparati a chi è già iscritto all’Ordine, passaggio che da un punto di vista previdenziale rappresenta il momento iniziale dell’obbligatorietà dei versamenti.
Questa modalità di iscrizione anticipata in Quota A consente di beneficiare sia della maggiore anzianità contributiva, sia delle opzioni assistenziali riservate agli altri iscritti ad Enpam.
Altro aspetto altrettanto importante quello del ricambio – conclude Renato Mele -, generazionale che avverrà anche tra rappresentanti e dirigenti della categoria odontoiatrica: saranno loro, infatti, i futuri punti di riferimento per gli Associati e coloro ai quali spetterà l’impegno di seguire gli sviluppi del dibattito sulle questioni previdenziali con la dovuta competenza.